30-04-2014 ore 10:20 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Tavolo ecologico. Dall’inizio dell’anno al 7 aprile il comune di Crema ha sforato i limiti di legge dei pm10 per 32 giorni

Nato in seguito ai preoccupanti dati sull’inquinamento atmosferico, in particolare al continuo sforamento dei limiti di legge dei pm10, lo scorso 19 dicembre 2013 a Crema è stato istituito il Tavolo ecologico, strumento aperto a tutti i cittadini con lo scopo di monitorare il lavoro della commissione ambiente e territorio, costituito dall'assessore dell'ambiente e territorio, dal rappresentante della maggioranza e della minoranza. A partecipare ai lavori del Tavolo sono invitati associazioni e liberi cittadini.

 

Oltre i limiti

“Ad oggi – spiega Marcello Valdameri, rappresentante della maggioranza nel Tavolo - i dati Arpa non sembrano essere più benevoli. Dall’inizio dell’anno al 7 aprile il comune di Crema avrebbe sforato i limiti di legge dei pm10 per 32 giorni, tre in meno del limite consentito dalla normativa europea. Dai dati ARPA, nessun dato in relazione ai più pericolosi pm 2.5 sono disponibili”.

 

La questione ambientale

“Consapevoli del fatto che non sarà il “tavolo ecologico” a risolvere il problema inquinamento – aggiunge Valdameri - la questione ambientale diventa, tuttavia, il fulcro di ogni azione operativa che un’amministrazione all’avanguardia deve saper supportare. Costituito al momento da una decina di cittadini il tavolo ecologico si è incontrato lo scorso mese per discutere e pianificare gli obiettivi che questo progetto vorrebbe raggiungere”.

 

I temi analizzati

A grandi linee i temi analizzati sono stati: gestione dei rifiuti, attività di informazione nelle scuole sul tema ambientale, informazione alla cittadinanza sull’utilizzo dei mezzi pubblici, analisi di eventuali problematiche della viabilità per ridurre il traffico, interventi per la valorizzazione di aree degradate sia dal punto di vista ambientale che di edifici abbandonati, valorizzazione del Parco del Serio, riqualifica energetica degli edifici pubblici per abbattere i costi di gestione, come vengono recuperati eventuali finanziamenti per progetti ambientali.

 

Le richieste

Dopo le dimissioni del referente istituzionale del Tavolo, l’assessore Giorgio Schiavini, all’amministrazione comunale viene richiesto lo stato dei lavori: “report, dossier, documentazioni, PAES, VAS e quant’altro il Comune di Crema stia portando avanti in materia ambientale, anche in relazione agli sforamenti di legge dei limiti d’inquinamento atmosferico sopra riportati”.

 

Pm 2,5 e decessi nel territorio

Non solo: “è possibile dotarsi di strumenti per la rilevazione dei pm 2,5, ancora più pericolosi rispetto ai pm10? C’è la possibilità di avere dei referenti della commissione ambiente, oltre all’assessore, a cui possiamo rivolgerci in modo costante? E’ possibile avere una relazione sui morti e malati per danni all’apparato respiratorio - ovviamente escludendo i fumatori - nel territorio cremasco e territori limitrofi, coinvolgendo altri comuni, negli ultimi 10 anni?”

 

La partecipazione alle scelte

In materia di raccolta e gestione dei rifiuti, il tavolo ha raccolto “un’iniziativa del progetto AMALI-Rifiuti=Risorse, riguardo alla gara d'appalto che dovrà stabilire chi e come gestirà i nostri rifiuti per i prossimi 10 anni. Oltre alla priorità di porsi come uno strumento per il monitoraggio puramente ambientale, il tavolo è un’occasione per tutti i cittadini di rendersi rappresentanza attiva della città”.

 

Riqualificazione aree degradate

“Una riqualificazione di aree degradate rientra perfettamente nei piani d’azione per l’energia sostenibile (PAES) che il comune sta portando avanti. Degrado – ricorda Valdameri - che si correla perfettamente al crescere del disagio sociale, tastabile sul nostro territorio. Il coinvolgimento della comunità per il monitoraggio dei diversi quartieri della città è un valore aggiunto che l’amministrazione non può non tenere in considerazione”.

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