30-03-2016 ore 20:31 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Poste Italiane, il progresso porta il recapito a giorni alterni. Sindaci imbufaliti

“Il contesto nel quale viviamo si trasforma con particolare velocità; lo sviluppo della tecnologia, l'evoluzione del digitale, hanno cambiato modalità di fruizione di diversi servizi, di numerose attività tradizionali che hanno subito una profonda trasformazione”. Si apre con queste parole la lettera inviata da Poste italiane ai sindaci cremaschi, che sicuramente hanno dato un'occhiata al calendario in vista dell'approssimarsi del mese di aprile, per essere sicuri non si trattasse di una presa in giro.

 

Nuovo modello di recapito

Se il tono è amichevole, il contenuto è di quelli capaci di mandare in bestia anche l'amministratore dotato del massimo grado di aplomb. In sostanza, a partire dal mese di maggio e “progressivamente nel corso del 2016, sarà data graduale attuazione al nuovo modello di recapito”, secondo cui “le consegne degli invii verranno effettuate lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana, martedì e giovedì in quella successiva, su base bisettimanale. Stessa modalità per la raccolta delle cassette di impostazione, mentre restano invariate le modalità di raccolta ed invio presso gli uffici postali”.

 

Postino telematico

L'azienda – che evidentemente risparmia sui portalettere ma investe molto bene su pubblicità, prodotti finanziari e comunicazione - ha deciso di “avviare la progressiva implementazione del postino telematico che trasforma il tradizionale portalettere in un piccolo ufficio postale itinerante al servizio del cittadino”. In soldoni, “ciò permetterà ad un numero via via crescente di cittadini di poter effettuare a domicilio alcuni servizi postali e finanziari”. Quali è presto detto: il pagamento dei bollettini, l'accettazione di corrispondenza e raccomandate, la raccolta e la consegna dei pacchi, oltre alla ricarica delle carte prepagate.

 

L'esigenza”

Quelle che vengono definite “novità” si aggiungono “al portafoglio dei servizi postali tradizionali”. Cotanto progresso è stato spinto “dal calo dei volumi”, per far fronte al quale, “senza rinunciare alla presenza capillare su tutto il territorio” - evidentemente in Poste italiane seguono proficui corsi di ironia – è stata riconosciuta “l'esigenza di una riduzione dell'onere del servizio per garantire la sostenibilità del servizio di recapito nel lungo periodo”. Per quanto concerne “quotidiani e giornali locali”, la missiva – anticipata anche via Pec, la posta elettronica certificata – informa che “è stato costituito un tavolo tecnico che sta vagliando l'opportunità di un servizio integrativo per la consegna”.

 

Il problema del messaggio

The times they are a-changing, cantava Bob Dylan nel 1964. Vista la puntualità del servizio, c'è da dire che il messaggio pare finalmente essere stato recapitato anche alle Poste. Il problema, a questo punto, pare essere la traduzione del messaggio, che deve aver portato un pizzico di confusione.

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