29-09-2017 ore 13:24 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Scuola CL, cambio di destinazione d’uso. Agazzi: “bagno di realismo tardivo”

“Oggi il centrosinistra di Stefania Bonaldi e Matteo Piloni imbocca la strada risolutiva del cambio di destinazione d’uso che, dai banchi della minoranza, per anni abbiamo indicato rimanendo inascoltati. Un bagno di realismo sempre benvenuto ma tardivo: si è perso tempo e denaro, il nuovo Racchetti non è partito, né a San Bartolomeo né ai Sabbioni”. Così il capogruppo di Forza Italia Antonio Agazzi riassume l’esito politico della variante all’area dell’ex scuola di CL, approvato giovedì 28 settembre in Consiglio comunale.

 

Cambio di destinazione

Un cambio di destinazione che secondo Agazzi contrasta con la linea mantenuta dall’amministrazione nel primo mandato: “il sindaco Bonaldi per anni ha detto altro. Lì doveva sorgere una scuola, il nuovo Racchetti, campus che la provincia di Cremona voleva realizzare in Via Libero Comune. Guai a parlare di cambio di destinazione d’uso per sbrogliare l’intricata matassa”. Il capogruppo forzista ricorda inoltre che “nacque persino un Comitato per il riutilizzo del cantiere” composto, tra gli altri, da Rete Scuole Crema, Emergency, Pd, Sel, Rifondazione Comunista, M5S e Verdi.

 

Il vecchio fronte e l’oggi

“Minacciavano un movimento popolare forte e ampio – aggiunge Agazzi – se l’allora presidente provinciale Salini avesse perseverato nell’intenzione di realizzare il nuovo polo scolastico a San Bartolomeo anziché sfruttare il cantiere dell’ex scuola di CL”. Il risultato è che “in ben due campagne elettorali amministrative Certo si è utilizzata politicamente una ferita urbanistica e non solo. A proposito: dove sono finite tutte le associazioni del Comitato? Il movimento popolare forte e ampio ora marcerà contro il Comune di Crema?”.

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