29-06-2015 ore 19:49 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Fusione Lgh-A2A, la Lega Nord chiede di non accelerare. Andrea Bombelli: “è tutta una spartizione interna al Pd”

Il messaggio passa forte e chiaro: “no alla fusione tra le multiutility Lgh e A2A. Ad alcuni sindaci serve solo per avere una mancia da spendere nel breve periodo, tralasciando ogni prospettiva a lungo termine. Siamo estremamente preoccupati, anche perché questo processo vogliono concluderlo entro il 31 luglio. Chiediamo maggiore ponderazione, più tempo e il coinvolgimento della cittadinanza”.

 

Spartizione Pd

Al Carroccio non piace la prospettata fusione tra Linea group holding e A2A (nata nel 2008 dalla fusione tra AEM SpA Milano e ASM SpA Brescia). Secondo Andrea Bombelli, segretario della circoscrizione cremasca della Lega Nord, “è tutta una spartizione interna al Pd: ad eccezione di Rovato, i sindaci dei comuni soci di Lgh fanno tutti capo al Pd e casualmente si trovano allineati a quelli di A2A. Siamo preoccupati perché si tratta di una manovra politica fatta alle spalle dei cittadini, di cui non si capisce l'utilità: il gigantismo che ne conseguirà porterà a scarsa efficienza e nessun vantaggio per i cittadini”.

 

Le criticità

Sono quattro le criticità della fusione rilevate da Bombelli: “anzitutto la pratica della spartizione delle poltrone; poi l’allungamento della catena decisionale: si rischia di avere come interlocutore un call center, non più un referente del territorio; il peso sulle tasche dei cittadini: non vedo vantaggi per i contribuenti, che anzi potrebbero subire un nuovo innalzamento delle tasse; infine, la perdita di controllo da parte dei sindaci: sono società che lavorano secondo un principio economico nonostante la partecipazione pubblica”.

 

Il ruolo delle partecipate

“A livello nazionale sembra che il Pd intenda smantellare le partecipate – aggiunge Giovanni Malanchini, responsabile Enti locali per la Lega Nord – ma quando si tratta di calare le decisioni sul territorio, gli amministratori Pd intervengono in modo diretto, dimenticando quanto fatto il giorno prima in Parlamento. In questo momento il Pd sta perdendo voti: ecco il motivo dell’accelerazione, per far man bassa di posti di potere. Il rischio è che queste società, nate con spirito cooperativo, diventino meri carrozzoni”.

 

Mancanza di rispetto

“Con la fusione si creano strutture mostruose, che uniscono la val Brembana con la bassa cremonese. La fusione non sta in piedi in un'ottica di gestione più efficiente. Ora, cosa c'è di meglio che aspettare l'evoluzione politica delle elezioni dell'anno prossimo? Non forziamo la mano, perché già questa è una mancanza di rispetto nei confronti di cittadini del territorio. Le partecipate sono spesso state il refugium peccatorum di quei Comuni che avevano grossi debiti in casa loro. Come sempre – conclude Malanchini – chi ci perde è il comune virtuoso, mentre per sapere chi ci guadagnerà basta consultare la lista dei debitori di Lgh”. Bisbigliato e velenoso il riferimento a Cremona.

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