29-03-2018 ore 18:56 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Lgh-A2a. Cinque stelle: 'ora si dimetta tutto il cda di Scrp'. Nel mirino Bonaldi, Moro e Pd

I cinque stelle cremaschi tornano sulla vicenda Lgh-A2a. Lo fanno all’indomani della commissione di garanzia e con un comunicato piuttosto duro (integrale in allegato). Sostengono che “la sentenza Anac” abbia certificato “il fallimento della vecchia politica”, che il sindaco Stefania Bonaldi sia contraddistinta da “arroganza e isteria” e che il Cremasco continui a perdere i pezzi”. In sostanza, visti i risultati, “il M5s chiede le immediate dimissioni di Moro e di tutto il cda di Scrp”.

 

Disinformazione” o “sciatteria”

Per “i cremaschi, ancora una volta, pagheranno l'incompetenza e la superficialità dei partiti politici che li amministrano. Solo un anno fa la Bonaldi ci accostava a “bambini capricciosi” e definiva la nostra battaglia contro l’acquisizione di Lgh da parte di A2a come “disinformazione” o “sciatteria”. Ora che pure l'Anac ci ha dato ragione, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, se non addirittura su un carro funebre. Ci sarebbe da ridere, se la pelle e le tasche non fossero quelle dei cittadini”.

 

Sanzioni, spese legali, danno erariale

I Cinque stelle cremaschi, nella nota inviata da Matteo Della Noce, discutono della commissione di garanzia tenuta ieri sera in comune a Crema. Spiegano che “il presidente Moro ci ha confermato che a pagina 61 del bilancio 2017 di Scrp è posto lo stanziamento di un fondo di accantonamento di 695 mila euro per “sanzioni, spese legali, danno erariale”. A cosa saranno mai destinati questi soldi dei cremaschi? Dato che questa operazione è stata portata avanti con la benedizione di consulenti vari, pagati profumatamente per avallare tale fallimento, vi è ora l’intenzione di rivalersi su di loro?”


Il coordinamento dei sindaci

Le dimissioni dal coordinamento dell'area omogenea di tre sindaci è per i cinque stelle “il solito fallimento totale di una operazione fortemente voluta dal Pd. Date le premesse, il M5S chiede le immediate dimissioni di Moro e di tutto il cda di Scrp. Chiediamo, inoltre, a gran voce che non siano i cittadini, ma esclusivamente i partiti politici e i loro amministratori, a pagare di tasca propria, rivalendosi pure su chi, come i consulenti, tale operazione l’ha avallata”.

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