28-12-2016 ore 13:36 | Politica - Crema
di Tiziano Guerini

San Domenico, centri di spesa e consulenze specifiche. Intervista a Chessa e Strada

Il recente incontro fra i rispettivi collegi ha portato a due conclusioni: la Fondazione san Domenico è un ente di diritto privato e la gestione della documentazione amministrativa e delle risorse di bilancio è stata praticata a regola d'arte. Secondo i revisori del Comune addirittura con eccesso di trasparenza. Un giudizio lusinghiero che merita un commento da parte dei diretti interessati.

 

La conferma della giustezza

Il presidente della Fondazione, Giuseppe Strada, è naturalmente soddisfatto del verdetto: "Non avevamo nessun dubbio in proposito ma comunque fa sempre piacere ottenere conferma della giustezza del nostro operato. La verifica ci conforta sia per quanto riguarda il contenuto che per il metodo della chiarezza e della trasparenza in cui abbiamo sempre creduto e che naturalmente proseguirà. Ora dobbiamo continuare il nostro lavoro tutti convinti e d'accordo per il bene del teatro, dell'istituto Folcioni e di tutte le altre iniziative che abbiamo voluto".

 

"Cda coeso"

Anche il vice presidente Antonio Chessa (nella foto a lato insieme a Strada), nel cda come rappresentante dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio, è convinto che "non esista una componente politica e una laica ma un solo consiglio di amministrazione che lavora in modo unitario, sia pure con diverse sensibilità. Con Strada il cda ha adottato un modello organizzativo trasparente, basato su riferimenti di competenza precisi come l'elaborazione di centri di spesa e importanti consulenze specifiche. Dovrà continuare il confronto con l'amministrazione comunale senza dimenticare che alcuni consiglieri vengono nominati dal comune di Crema, che eroga sostanziosi contributi per il nostro bilancio".

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