28-09-2016 ore 13:02 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Bando igiene ambientale, aut aut di Fratelli d’Italia: “rimuovere i vertici di Scrp o commissariare i Comuni per incapacità”

“Rimuovere i vertici di Scrp è doveroso; diversamente, commissariare i Comuni per incapacità ad amministrare qualora approvino simile delibera”. Questo l’aut aut del gruppo cremasco di Fratelli d’Italia, che rispetto alla gara per l’assegnazione del servizio di igiene ambientale commenta: “i sindaci si sveglino: è loro dovere controllare, verificare la competenza degli amministratori Scrp, consulenti legali che paghiamo profumatamente con tasse esose”.

 

Lunghe tempistiche

Il riferimento è rivolto ai tempi di espletamento del bando di gara per l’attribuzione del servizio: “da oltre due anni non si conosce la data certa della conclusione dell’iter per la gara d’appalto dell’igiene ambientale (raccolta rifiuti), compito affidato dai Comuni cremaschi a Scrp. Dopo vari rinvii, nei giorni scorsi ne è stato annunciato un altro che prevede, senza alcuna certezza, la probabile chiusura dell’iter nella prossima primavera”.

 

I costi dell’iter

Per Fratelli d’Italia la questione non concerne meramente le lungaggini del sistema, bensì i costi dell’intero iter: “la gara è già costata decine di miglia di euro di consulenti, soldi dei Comuni e quindi dei cittadini. Precisamente sono stati pagati due project manager (il primo è stato sostituito), due società di consulenza ambientale, due studi legali. A questi si è aggiunto un altro studio legale per una precedente consulenza su un possibile conflitto d’interesse del direttore generale”.

 

Pecche e criticità

Non mancano le critiche al processo di realizzazione del bando: “Viene convocata la conferenza dei sindaci per la formalizzazione del processo di gara, ma ci si dimentica di porla in votazione. Costretti a convocare un’altra conferenza, viene cambiato l’ordine del giorno”. A questo si aggiungono “documenti recapitati ai sindaci con cifre sbagliate”, “l’assurda la pretesa di Scrp di fare votare una delibera di giunta con allegati secretati, l’ancora più assurda la soluzione di fare approvare una delibera con un allegato pubblico di tre pagine senza il documento secretato” e, infine, “l’assurdo dell’assurdo: l’approvazione della delibera a scatola chiusa”.

 

Commissione garanzia

Sul fronte cittadino è invece Alberto Torazzi, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, a smuovere le acque, con la richiesta al presidente Alessandro Boldi (M5S) di convocare la commissione garanzia per “verificare lo stato effettivo della situazione: nuova gara? Con che capitolati e accordi (si spera mai più secretati)? Quale costo per i Comuni? Forse - suggerisce il consigliere del Carroccio - sarebbe bene convocare due sedute: una per definire cosa pensiamo e vogliamo (costi, trasparenza) ed una per sentire Scrp e trasmettergli le nostre indicazioni”.

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