28-07-2015 ore 16:12 | Politica - Chieve
di Stefano Zaninelli

Chieve. Manifestazione in piazza Roma, il sindaco Davide Bettinelli: “vigileremo sul rispetto della convenzione”. Il video

“Dopo i profughi arrivati venerdì, oggi nella palazzina in piazza Zambonelli dovrebbero essercene 43. Stento a credere il prefetto risolverà la situazione a breve. Nel frattempo, ci ha spiegato si tratta di migranti che hanno richiesto lo status di rifugiati politici, che dal punto di vista sanitario sono già stati schedati una volta sbarcati e almeno una seconda volta all’arrivo a Bresso, da dove poi sono stati smistati”. Lo ha affermato il sindaco di Chieve, Davide Bettinelli, davanti alle 600 persone riunite in piazza Roma alla manifestazione di ieri sera.

 

Rispetto della convenzione

Nel suo intervento, il primo cittadino ha ricapitolato la vicenda: dalla segnalazione di un cittadino “che a me viene da definire ostaggio” agli incontri con il prefetto di venerdì 24 e lunedì 27 luglio, dove è stato spiegato che “avendo ricevuto la disponibilità del privato non era tenuta ad avvisare il Comune”. Rispetto a questo provvedimento, ha affermato il sindaco in coda all’intervento, “la nostra intenzione è quella di vigilare per il rispetto della convenzione stipulata con il privato. Segnaleremo ogni malfunzionamento al prefetto: è nel nostro potere fare controlli anche in merito al discorso igienico sanitario, affinché il privato possa davvero essere in piena regola”.

 

Accoglienza, i limiti del privato

“Abbiamo avuto un grosso problema di comunicazione – aggiunge Bettinelli – specialmente rispetto ai numeri: su una popolazione di quasi 2300 abitanti, più di 40 persone con capacità abitativa e riempitiva più di 100, hanno troppo impatto su una realtà come la nostra. Essendo rappresentante dello Stato sul territorio dico che ora dobbiamo aiutare e gestire le persone che sono qui, ma nella legalità. Il privato non è in grado di gestirli; è giusto, invece, che se ne occupi un certo tipo di volontariato, come la Caritas e le associazioni formate sull’accoglienza, che hanno personale abilitato e sono in grado di gestire l’emergenza – conclude il sindaco – cosa che la persona che ha firmato il contratto non è in grado di fare”. 

 

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