28-07-2014 ore 20:48 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

In bici attorno a Crema. Arpini: “Un cittadino ha 'disegnato' un percorso ciclabile di 26 chilometri attorno alla città”

“Quando il cittadino ama la sua città capita che si impegni a studiare delle opportunità e dei vantaggi per tutti i suoi concittadini, magari realizzabili con bassi costi ma piuttosto con una adeguata rivalutazione mediatica e pochi altri piccoli accorgimenti, come la segnaletica”. Come spiega il consigliere comunale di minoranza Tino Arpini, “è il caso del signor Dino Schiavi che ha individuato un percorso ciclabile perimetrale di Crema, già possibile e provato in prima persona in bici, misurato, disegnato con dovizia e trasmesso agli uffici comunali”.

 

A piedi o con la due ruote

“L'itinerario – sottolinea Schiavi - può essere percorso sia a piedi che in bici, mountain bike o equivalente e misura in totale 26 chilometri per la stragrande maggioranza su ciclabile protetta, strade sterrate e strade asfaltate di scarso traffico”.


I punti critici

“Gli unici tre punti critici - 50 metri di via Milano, 100 m di via del Picco, 700 m di via Piacenza - possono comunque essere facilmente bypassati utilizzando altre ciclabili più interne con la sola conseguenza di ridurre leggermente il kilometraggio totale. Il percorso essendo a forma di otto con l'intersezione in via Cadorna - in quanto l'attraversamento del Serio deve avvenire necessariamente in questo punto - offre la possibilità di essere effettuato in parte, per ridurre la distanza, ma sempre ad anello, che è più simpatico che fare andata e ritorno sulla stessa traccia”.

 

Nessun investimento

“Al di là dei dettagli, comunque, quello che mi preme dire è che è un percorso su strade esistenti, che non è necessario alcun investimento 'stradale'. Basterebbe solo mettere una adeguata segnaletica e cartellonistica per farlo diventare un bel percorso cittadino”.

 

Servizio gratuito prezioso

Secondo il capogruppo della lista civica Solo cose buone per Crema si tratta di “un esempio encomiabile di buona collaborazione amministrativa ed un servizio gratuito prezioso se lo si volesse considerare positivamente. Purtroppo le amministrazioni sembrano preferire i freddi studi professionali di chi ha la competenza tecnica ma manca di conoscenza ed esperienza vissuta sul territorio, col rischio che, dopo aver pagato le sostanziose parcelle professionali, il comune non abbia altri mezzi per mettere in pratica alcunchè e i progetti restino teorie ingombranti per le scaffalature municipali e condizionino le impostazioni mentali dei dirigenti amministrativi, poco inclini ad accogliere i suggerimenti pratici, per frapporre altri e diversi livelli di valutazione, in modo che ognuno giochi un suo ruolo ben pagato quanto poco efficiente. Si chiama burocrazia”.

 

Il ponte sul Serio

“Speriamo non sia questa la sorte per il Dino Schiavi, anche se comincia a dubitarlo visto che dopo oltre un mese dal protocollo, nessun tecnico e politico responsabile del servizio ha voluto almeno contattarlo. Noi siamo lieti di presentarlo alla città, con l’annotazione che presto il percorso potrà migliorare grazie al previsto nuovo ponte sul Serio da via IV Novembre a via Cremona, nell’ambito della urbanizzazione di un’area in quest’ultima via cittadina”.

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