28-04-2015 ore 11:31 | Politica - Milano
di Gianni Carrolli

Milano. Diritto al cibo, presentata la legge dell’intergruppo lombardo. Malvezzi, Ncd: “50% degli sprechi in meno entro il 2025”

Lotta alla povertà attraverso la riduzione dello spreco alimentare e la ridistribuzione delle eccedenze a persone in stato di indigenza. Sono questi gli obiettivi del progetto di legge presentato ieri in Consiglio regionale dall'Intergruppo Vita, famiglia ed economia sociale, composto da consiglieri di tutti i partiti presenti in Regione Lombardia.

 

Quasi 700 mila poveri

“Si tratta di un provvedimento – spiega Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, tra i sottoscrittori della legge – che nasce dal confronto con i principali soggetti che si occupano del contrasto alla povertà in un'epoca in cui questa piaga si dilata a vista d'occhio. In Italia, infatti, il 9,9% della popolazione vive in condizioni di povertà assoluta mentre nella Lombardia le persone in questo stato sono tra le 650 mila e le 700 mila, molte delle quali connazionali”.

 

Riduzione degli sprechi

Il primo obiettivo tradotto in legge è "la riduzione del 50% degli sprechi alimentari sul territorio regionale entro il 2025 – aggiunge Malvezzi – in conformità con la Risoluzione del Parlamento Europeo del gennaio 2012. Ci arriveremo attraverso la promozione e il sostegno di iniziative di informazione e educazione, perché lo spreco si combatte innanzitutto con una maggior sensibilizzazione del problema. Pochi sanno, infatti, che il 40% dello spreco avviene in ambito domestico".

 

Osservatorio Spreco Zero

Nei bandi di Regione e del Sistema regionale verranno poi individuati criteri di premialità, per le imprese che riducono lo spreco e ridistribuiscono gratuitamente le eccedenze alimentari ai cittadini meno abbienti, oltreché per le amministrazioni locali che aderiscono ai programmi di aggiudicazione di questi stessi bandi. Il progetto di legge istituisce inoltre l'osservatorio regionale Spreco Zero,con il compito di "raccogliere le buone pratiche realizzate a livello nazionale e internazionale e mettere in relazione produttori e consumatori per rendere più eco-compatibile la logistica, il trasporto e la gestione delle scorte alimentari".

 

Le attività di volontariato

“Si tratta di un'azione concreta che mettiamo in campo non solo con il coinvolgimento diretto dell'istituzione Regione, ma attraverso un sostegno sussidiario a tutti quei soggetti che operano nel settore, la cui attività di recupero e redistribuzione degli alimenti è preziosissima. La Lombardia e il territorio della provincia cremonese è intessuto di realtà di volontariato che quotidianamente rispondono a questi bisogni: dalle Caritas alla San Vincenzo al Banco alimentare. Un lavoro fatto nel silenzio ma con grande efficacia – conclude Malvezzi – per il quale questa legge rappresenta una possibilità di ulteriore sviluppo”.

585