28-03-2018 ore 12:12 | Politica - Dalla provincia
di Andrea Galvani

A2a ed Lgh. Matteo Piloni sul parere Anac, le multiutilities e sulle affinità del centrodestra

Continua a far discutere la delibera Anac sul trasferimento ad A2a del 51% Lgh. Secondo il segretario provinciale e consigliere regionale Pd Matteo Piloni “la maggior parte degli interventi l’hanno definita una "bocciatura". Il termine è decisamente improprio in quanto l'Anac non è entrata nel merito dell'operazione, non essendo quello l'oggetto della verifica effettuata dell'Autorità. Si è concentrata sulle modalità. L'operazione non è stata messa in discussione nella sua sostanza e nei suoi obiettivi principali: risanamento delle aziende coinvolte; ottimizzazione e rafforzamento dei servizi; salvaguardia dell'occupazione”.

 

Affinità politiche cremonesi con Acsm Verona

Non solo: “ha creato le condizioni per creare sviluppo e lavoro in un mercato sempre più competitivo. Ad alcuni esponenti del centrodestra cremonese – aggiunge Piloni - è bene ricordare che le loro amministrazioni stavano puntando ad un'aggregazione con Acsm Verona solo per “affinità politiche”, senza alcuna seria prospettiva di sviluppo di Lgh e, soprattutto, senza alcuna valutazione degli effetti economici ed industriali dell'operazione, già oggi evidenti. Visto che Lgh è già tornata a produrre un considerevole utile”.


Il centrodestra 2009-2014

“A questi signori – rimarca l’esponente del Partito democratico - non ci si può esimere dal ricordare che negli anni di Malvezzi a Cremona (30%), di Martinelli a Rovato (30%), di Cattaneo a Pavia (15%) e cioè di quel centrodestra che ha governato questi territori dal 2009 fino al 2014 con la stragrande maggioranza in Lgh, non è stato fatto alcun passo in avanti per uno sviluppo industriale di Lgh, indebolendo di fatto la stessa Lgh. Debolezza che oggi è stata recuperata da una volontà politica che ha puntato a salvaguardare i servizi e il rapporto con il territorio”.


Aggregazioni e attenzione al territorio

L’operazione A2a-Lgh ha ottenuto “parere favorevole dall’Antitrust” ed è stata “supportata da autorevoli pareri legali e industriali”. In sostanza, “l'acquisizione di A2a della partecipazione in Lgh rimane una buona operazione per il futuro sia di quest'ultima società - e quindi dei dipendenti e dell'indotto generato - sia dei nostri territori. Perché le aziende possano crescere e competere a livello nazionale e globale, servono aggregazioni e attenzione al territorio. Una prospettiva, quella di Lgh, che nel rapporto con A2a può rilanciare un’azione incisiva dei servizi anche in termini di investimenti, di efficienza e di qualità. Una prospettiva nella quale le multiutilities stesse dovranno guardare al futuro in modo collaborativo con le comunità locali”.


La chiara scelta politica

“In questa operazione c’è l’idea che si possa tenere insieme, e rafforzare, territori simili fra loro, stando ben attenti a non indebolire le peculiarità dei medesimi. Tutto bene, quindi? Assolutamente no. Il percorso non è semplice e anche il parere dell'Anac va preso con la giusta serietà e pertanto le società coinvolte faranno tutti i loro passaggi, com'è giusto che sia e nelle sedi opportune, per motivare il lavoro fatto e la correttezza, formale e sostanziale, del proprio operato. Detto ciò, rimane sul tavolo una scelta politica chiara volta a migliorare i servizi ai cittadini, che non impoverisce il territorio e che porta con sé una seria prospettiva di sviluppo”.

529