28-02-2015 ore 11:05 | Politica - Milano
di Gianni Carrolli

Trenord. Ritardi sui treni per gonfiare la busta paga. Il 5 Stelle porta in Consiglio regionale il caso dei macchinisti lumaca

Il caso dei macchinisti lumaca – così è stato ribattezzato in questi giorni – sta per approdare in Consiglio regionale grazie ad un atto urgente preparato dal Movimento 5 Stelle Lombardia. La questione ha fatto il giro dei media: il sospetto – denunciato in una lettera da 3 macchinisti anonimi della linea Mantova-Cremona-Milano – è che alcuni ferrovieri ritardassero le corse per gonfiare la busta paga, in virtù di una clausola contrattuale (art.54) per cui maggior lavoro corrisponde a maggiori compensi.

 

Il contratto e l’art.54

“È paradossale – commenta Iolanda Nanni, consigliere regionale a 5 Stelle – che mentre Trenord, non più tardi del 28 gennaio scorso, presentava in pompa magna un programma avente come principale obiettivo la puntualità, si scopra che all'interno del rapporto contrattuale vigente coi dipendenti vi siano articoli, come l'art. 54, che possono indurre lo stesso personale ad adottare comportamenti esecrabili come quello di rallentare la marcia del treno per guadagnare di più”.

 

Stato di degrado allarmante

“Come più volte abbiamo denunciato – commenta Nanni – lo stato di degrado e di sofferenza delle linee ferroviarie lombarde è già allarmante di suo, con un indice di puntualità al 72% fra i più bassi della storia del servizio ferroviario regionale: 3 assessori regionali ai trasporti in meno di due anni di legislatura, titubanze e palleggiamenti sulla nomina del nuovo amministratore delegato Trenord hanno purtroppo inciso su questo stato”.

 

Sicurezza dell’utenza

“Inoltre – prosegue la consigliera del Movimento 5 Stelle – lo scorso 19 febbraio abbiamo incontrato la nuova A.d.  in commissione Trasporti, che in quella sede presentò un piano di interventi finalizzato ad alzare l'indice di puntualità dei treni, anche attraverso specifici corsi di formazione a 3 mila 200 dipendenti. Certo è che se si fanno corsi ma non si interviene sulle clausole contrattuali, in particolare sull'art. 54, si rischia non solo di indurre a comportamenti dolosi, ma anche e soprattutto a mettere a rischio la sicurezza dell'utenza”.

 

Premi per la puntualità

"È noto che l'obiettivo principale di un macchinista del treno sia quello di portare in sicurezza il proprio treno a destinazione e nello svolgimento del suo lavoro deve essere messo in condizioni di agire con lucidità, razionalità e responsabilità, nonché prontezza di riflessi nelle situazioni di emergenza. Proprio per garantire tali caratteristiche – conclude Iolanda Nanni – non è opportuno adottare clausole che incentivino a prolungare i tempi del proprio turno, ma al contrario sarebbe auspicabile prevedere meccanismi di premialità mirati alla puntualità ed agli standard di sicurezza".

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