28-01-2018 ore 20:03 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Toluene e idrocarburi, arrivano i controlli ai pozzi di Castel Gabbiano, Casale e Camisano

Novità sul caso dell’inquinamento delle acque sotterranee a sud di Isso causato da una ditta produttrice di prodotti farmaceutici di Isso, la Flamma spa. L’azienda ha comunicato che lunedì 29 gennaio effettuerà un campionamento ai pozzi presenti nei comuni di Castel Gabbiano e Camisano. Come spiega il referente dell’azienda, l’ingegnere Nicola Garbellini, “in tale modo si potrà verificare lo stato chimico delle acque a valle dell’insediamento produttivo. I pozzi verranno spurgati per un’ora prima del prelievo del campione”. Non appena pronti, l’azienda assicura che provvederà ad inviare i rapporti di prova all’amministrazione provinciale e ai Comuni interessati.

 

I tempi della burocrazia

Dall’inquinamento ai controlli è passata parecchia acqua sotto i ponti e non è un gioco di parole. La prima segnalazione è stata inviata dall’Arpa alla Provincia di Cremona lo scorso 1 agosto 2017. L'ente provinciale il 22 settembre ha comunicato ai comuni di Castelgabbiano, Camisano e Casale Cremasco la possibilità di un inquinamento anche dei loro territori. Il sindaco di Casale, volendo entrare nei dettagli e non volendo accontentarsi delle notizie sommarie iniziali, ha chiesto delucidazioni e in particolare quali pozzi fossero eventualmente inquinati. A metà ottobre la Provincia risponde che si sta valutando la situazione. Pochi giorni prima di Natale invece fa sapere ai tre Comuni che verranno monitorati due pozzi: a Castel Gabbiano e a Camisano. Dulcis in fundo la settimana scorsa la Flamma comunica che eseguirà le analisi sui pozzi. Dal primo agosto al ventinove gennaio sono passati sei mesi.

 

I pozzi di Castel Gabbiano e Camisano

Si diceva della nota ufficiale della Flamma. Come spiega il referente dell’azienda, l’ingegnere Nicola Garbellini, “in tale modo di potrà verificare lo stato chimico delle acque a valle dell’insediamento produttivo” di Isso. Secondo il protocollo, aggiunge, “i pozzi verranno spurgati per un’ora prima del prelievo del campione”. Non appena pronti, assicura, l’azienda provvederà ad inviare i rapporti di prova.

 

Il prelievo dell’acqua

Contestualmente Padania Acque, con un documento firmato dal responsabile del servizio tecnico, il geometra Antonio Moretti, ha prontamente raccolto la richiesta del sindaco di Casale Cremasco e Vidolasco, Antonio Grassi, risalente allo scorso 16 gennaio, di “verificare la qualità dell’acqua prelevata dal pozzo ad uso acquedotto di via Repubblica a Casale Cremasco”, di proprietà dell’amministrazione comunale.

 

Toluolo benzene e idrocarburi

Sull’argomento è da segnalare una richiesta ufficiale di chiarimenti da Crema. Il capogruppo della Sinistra, Emanuele Coti Zelati, in una lettera all’amministrazione provinciale ha sottolineato che “le analisi svolte dall’Arpa presentano una soglia di contaminazione di toluolo benzene e idrocarburi totali che superano i valori minimi stabiliti dal D.M. 31/2015 al punto che l’Agenzia Regionale definisce l’accaduto come elevata criticità ambientale”. Dicendosi preoccupato per la salute pubblica, il consigliere comunale cremasco ha ribadito che “almeno preventiva, sarebbe stato probabilmente opportuno predisporre una capillare informativa a tutela dei Comuni potenzialmente interessati dal plume di inquinamento”.

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