27-07-2016 ore 13:03 | Politica - Crema
di Andera Galvani

Crema. Abuso di via Caprotti, il Consiglio approva la sanzione. Minoranza furente

Con la presenza in aula di alcuni dei residenti, ieri sera in Consiglio comunale è stata trovata la soluzione per quella che il sindaco ha definito “una grave situazione di ‪‎abusivismo‬ nella realizzazione di alcune palazzine in ‎via Caprotti‬”, nel quartiere dei Sabbioni. Come spiegato dall’assessore Matteo Piloni “una delibera tanto semplice nel suo contenuto quanto complessa nel suo percorso”.

 

La cronistoria

Facciamo un passo indietro. Stipulato il piano convenzionato nel 2011, i lavori ai Sabbioni iniziano il 1° marzo 2013 e verso la fine del 2015, durante un sopralluogo, gli uffici comunali riscontrano delle difformità rispetto ai documenti presentati al Comune ed al catasto. Il primo atto è la delibera di sospensione del cantiere, seguita da una delibera di demolizione “per consentire alla proprietà di avanzare controproposte” ha aggiunto Piloni, informato dagli uffici “poco prima di Natale”. Il 14 gennaio, in Comune, l'assessore chiede e ottiene un incontro con i membri della commissione ambiente e territorio, durante la quale presenta la situazione ed esplicita l’intenzione di “trovare una soluzione non per la proprietà ma per i cittadini che in quelle case ci vivono da tempo; alcuni hanno effettuato rogiti, altri dei preliminari. Rapporti privati, in cui non entra il Comune”.

 

Sanatoria o sanzione

Seppur prevista dalla normativa, il Comune ha rigettato la possibilità di una sanatoria e optato per una sanzione, che va a raddoppiare i costi di produzione della costruzione. Il Consiglio comunale è stato quindi chiamato ad esprimere un voto rispetto alla delibera sanzionatoria per 420 mila euro: “i cittadini si sono trovati coinvolti loro malgrado e devono trovare una soluzione per stare nelle proprie case con serenità” ha aggiunto Piloni: “sinora sono stati costretti a pagare il massimo delle sanzioni e delle bollette”. La delibera entra in consiglio comunale per “competenza patrimoniale, perché il piano attuativo prevede che una porzione dell’area edificata venga ceduta al Comune – sarà un parcheggio – e quindi inserita nel patrimonio pubblico.

 

Cittadini incolpevoli

Per il sindaco Stefania Bonaldi, “al netto delle chiacchiere di chi è capace solo di alzare ‪‎cortine fumogene‬ e mai di offrire contributi costruttivi, l'‎amministrazione‬ si è mossa, fin dallo scorso inverno, appena si è palesata la situazione, nell'esclusivo interesse di ‪‎cittadini incolpevoli‬ che avevano acquistato case parzialmente costruite su proprietà pubblica e che già abitano le case in questione. Tutto ciò non prima di aver emesso le ‪‎ordinanze‬ di sospensione prima e di ‎demolizione‬ poi e di avere avviato una vertenza con l'impresa costruttrice che dovrà pagare una sanzione di ‪‎420 mila euro‬. Il nostro primo obiettivo, concretizzatosi nell'atto assunto, è stato quello di trovare una ‎soluzione‬ ad una situazione delicata per le famiglie coinvolte nel pieno ‪rispetto‬ delle leggi. I ‎controlli‬ verranno comunque ‪‎intensificati‬ e ‎anticipati‬ per scongiurare il ripetersi di situazioni intollerabili e indegne di un territorio civile”.

 

La minoranza

Il provvedimento è stato fortemente criticato dai consiglieri di minoranza, secondo i quali il Comune non ha svolto il proprio dovere. Per Laura Zanibelli, Ncd, “non viene tolto l’abuso” e i “proprietari non sono tutelati”, offrendo così l’occasione ad altre persone con pochi scrupoli di ripetere quanto appena accaduto. Per Antonio Agazzi “chi viene tutelato non sono i terzi incolpevoli ma il primo e unico colpevole. Il messaggio che esce da questa sede è che ha fatto bene l’immobiliare Fissiraga a fare quello che ha fatto: con 450 mila euro di sanzioncina penale, avendo venduto due unità immobiliari abitative in abuso si è portata a casa una cifra che li fa star dentro pienamente in una situazione che aveva previsto. Oggi avete creato un bruttissimo precedente, siete una giunta rossa di sempre ma dovreste essere anche rossi di vergogna”.

 

I due rogiti

Molto deciso Simone Beretta, Forza Italia: “il costruttore deve pagare non solo la sanzione ma anche i danni ai privati che si costituiranno parte civile nel processo penale. Sono avvenuti due rogiti, non cito i nomi dei notai… un rogito è stato fatto in presenza dell’avvio di procedimento già avvenuto, un altro addirittura dopo l’ordinanza di sospensione già emessa. Avete capito bene?” Il capogruppo di Forza Italia ha pubblicamente chiesto “quante denunce sono già state sporte? Ma quando vengono rilasciati i mutui dalle banche, non vengono fatte le perizie? Vorrei capire se ci sono atti peritali delle banche e se sono stati fatti sulla parola o sono andati a verificare quanto stava succedendo”. Come riassunto da Christian Di Feo anticipando il voto contrario alla delibera comunale, “vogliamo che vengano stabiliti metodi chiari e precisi per contrastare l’abusivismo. Oggi non è così”. Per la cronaca, la delibera è passata con 13 voti favorevoli, astenuti Boldi e Patrini, contrari Agazzi e Beretta.

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