27-04-2015 ore 21:11 | Politica - Milano
di Stefano Zaninelli

Milano. Le osservazioni dei comuni cremaschi al Pums. Dito puntato contro il mancato prolungamento della Linea M3

“Milano non riesce ancora a pensarsi città metropolitana, non si accorge di quanto in realtà viva del territorio circostante. Il suo Comune non guarderà a sud-est, continuerà a pensare solo a se stessa: per questo sostengo che i ritardi nei lavori per la Paullese siano colpevoli”. Sono queste le considerazioni – del sindaco di Spino d’Adda, Paolo Riccaboni – da cui prendono corpo le 5 osservazioni al Pums milanese presentate dai comuni del cremasco.

 

Ampissima condivisione

“Assieme agli altri Comuni del cremasco – dettaglia l’assessore ai Lavori Pubblici di Crema, Fabio Bergamaschi – Crema sta combattendo una vera battaglia in contrasto ad alcune scelte adottate nel Piano urbano per la mobilità sostenibile milanese, che a nostro avviso penalizzano pesantemente il nostro territorio”. Una battaglia “che ha riscontrato una ampissima condivisione: nel giro di poco più di 24 ore, il documento contenente le osservazioni, già presentato al Comune di Milano, ha ricevuto l’adesione di 36 comuni cremaschi di qualsiasi colore politico”.

 

Il prolungamento dell’MM3

Come spiegato in conferenza, grande malcontento ha suscitato “l’omessa previsione del prolungamento della linea M3 fino a Paullo”. Al più, nel documento sulla mobilità, “viene indicata come soluzione il prolungamento ridotto, con la realizzazione di due sole fermate entro i confini del Comune di San Donato: una contraddizione nel principio di economicità che pare animare le scelte dell’amministrazione milanese, in quanto si realizzerebbe l’opera proprio nel tratto più costoso del progetto”.

 

La stazione di Rogoredo

Altro nodo fondamentale è “l’implementazione della capacità di attestamento della stazione di Rogoredo, sia in quanto nodo di passaggio dell’Alta velocità, sia come alternativa all’Hub di San Donato”. Come spiega Alberto Scaravaggi, referente del Comitato pendolari cremaschi, “Rogoredo è una giungla di parcheggi e crateri, ma rimane fondamentale per la capacità di ospitare parcheggi in alternativa a San Donato”.   

 

Le altre osservazioni

Le altre osservazioni sottoscritte dai sindaci del territorio cremasco riguardano la “mancata menzione di un intervento di ripristino del decoro, della sicurezza e della funzionalità dell’Hub di San Donato e della linea 3 della metropolitana”, oltreché “dell’eliminazione dell’impianto semaforico presso San Donato: un forte ostacolo alla fluidità veicolare”. Infine, “genera perplessità la previsione di corsie preferenziali sulla ex Paullese in favore dei mezzi pubblici, in assenza di indicazioni che evidenzino il significato dell’intervento alla luce delle opere realizzate e di progetto”.

 

Obiettivi strategici

“Crema ed il cremasco si stanno muovendo come un corpo unico – ha aggiunto il sindaco di Spino, Paolo Riccaboni – lo fanno da decenni e da oltre 35 anni per la Paullese; dimostra d’essere un territorio compatto che sa cosa vuole”. Chissà, dunque, che le osservazioni non vengano effettivamente recepite dall’amministrazione milanese: “siamo tutti consapevoli del periodo di ristrettezza economica – ha concluso l’assessore Fabio Bergamaschi – ma in questo caso si tratta di condividere obiettivi strategici”.

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