27-03-2017 ore 12:05 | Politica - Casale Cremasco Vidolasco
di Gianni Carrolli

Scrp. Stipendi dei dipendenti, il sindaco Grassi invita a riflettere: “cifre eccessive”

“Il gioco dei numeri instilla il dubbio che salari e stipendi di Scrp siano fuori mercato per eccesso. È un’opinione senza alcuna pretesa di verità; ciò non toglie che, stante il dubbio, il consiglio di amministrazione fornisca alcune precisazioni per cancellare perplessità così da evitare polemiche”. A sollevare la polemica sui compensi dei dipendenti – e del Consiglio d’amministrazione – di Scrp è il sindaco di Casale Cremasco Vidolasco, Antonio Grassi, in riferimento alle cifre riportate nel bilancio 2015 della società (consultabile a questo link).

 

L’aritmetica degli stipendi

Armato di calcolatrice, Grassi si cimenta in un lungo esercizio di aritmetica (integrale in allegato): “salari e stipendi ammontano a 769.110 euro. Si divida la cifra per 14, numero dei dipendenti. Escono 54.936 euro che, questi sì, rappresentano la retribuzione lorda media annua per dipendente. Si dividano i 54.936 mila euro per 13. Si ottengono 4.225 mila euro, ossia la retribuzione lorda mensile media per 13 mensilità annue. Dalla retribuzione mensile lorda si levi il 30 per cento, pari a 1.267 euro, trattenuto al lavoratore per balzelli vari e si scende a 2.958 euro, retribuzione netta media per 13 mensilità di tutti i 14 dipendenti”.

 

Differenze e ipotesi salariali

Il calcolo, precisa il sindaco, risente però delle scarse informazioni sulla struttura dei compensi: “non significa che tutti i dipendenti percepiscano 2.958 euro mensili per 13 mensilità. Il dirigente percepirà molto di più dei quadri, i quali incasseranno di più degli impiegati, che avranno una retribuzione diversificata in base alle funzioni svolte”. Dunque, supponendo per i dirigenti uno stipendio lordo annuo da 100 mila euro, “si approda a 2.835 euro di retribuzione netta per 13 mensilità per ogni singolo impiegato”.

 

Alcune considerazioni

Questo dà adito ad alcune considerazioni, in primis la curiosità sulla paternità della politica salariale. In secondo luogo, Grassi osserva come “ammesso che le retribuzioni siano congrue, se ne dedurrebbe che i dipendenti di Scrp posseggono una professionalità di alto profilo”, allontanando la necessità di un restyling professionale; nondimeno, la professionalità dei dipendenti renderebbe “inutile il ricorso massiccio a consulenti esterni”. Per il sindaco di casale quest’ultimo apparente controsenso depone a favore dello scioglimento di Scrp: “l’America è finita, si diceva un tempo in campagna. E se non fosse finita, forse è giunto il momento di farla finire. I sindaci soci – conclude – dovrebbero meditare su questo concetto”.

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