27-02-2015 ore 18:53 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Consiglio comunale. Mobilità sostenibile, approvate le linee guida. La minoranza si astiene e chiede “più partecipazione”

“Che cosa vogliamo fare dell’area centrale di Crema nei prossimi 10 anni? Che tipo di centro la città di Crema vuole per i suoi cittadini: un’area che privilegia l’accessibilità in termini di veicoli oppure che non si blinda, quindi comunque accessibile, ma cerca di privilegiare i mezzi più ecologici”? Queste, secondo l’ingegnere Massimo Percudani, del Centro studi traffico di Milano, sono le domande a cui l’amministrazione sta cercando una risposta con il Piano urbano della mobilità sostenibile, le cui linee d’indirizzo sono state approvate nel Consiglio comunale del 26 febbraio.

 

Perplessità locali

Nella discussione sul piano di mobilità sostenibile non è mancato chi ha rimarcato alcune criticità locali. Tra questi, Emilio Guerini, Pd: “nonostante i progetti passati, Ombriano continua a far fatica a muoversi al suo interno”. Perplessità ribadite da Tino Arpini (di Solo cose buone per Crema), che ha rilanciato: “tra Ombriano e sabbioni si contano 83 esercizi commerciali: questo nuovo piano per la mobilità ne ha tenuto conto? Sembra un documento votato a risolvere i problemi del centro, ma bisogna ricordarsi che anche la vivibilità delle periferie va mantenuta”.

 

Consiglio comunale, alcuni consiglieri di minoranza (foto © Cremaonline.it)

Partecipazione ed emendamenti

“Questo Piano – ha osservato Christian Di Feo, Movimento 5 Stelle – può modificare la visione della città”. Data questa premessa, i 5 Stelle hanno presentato 2 emendamenti alla delibera in cui impegnavano l’amministrazione ad “intraprendere percorsi di informazione e partecipazione dei cittadini cremaschi e delle associazioni di categoria, la presentazione del Piano in un incontro ad hoc e di allegare un elenco delle priorità dell’amministrazione rispetto al Pums, sulla scorta del percorso partecipativo intrapreso”. Posizione condivisa da Antonio Agazzi, che ha chiesto di “tenere conto di chi ha la percezione del vissuto quotidiano dei quartieri”. Con 14 votazioni contrarie, gli emendamenti sono stati respinti.

 

Sentire tutte le voci

Astensione a parole – in quanto non presente in aula al momento del voto – per Simone Beretta: “la mia speranza è che il Pums possa essere condiviso all’interno di un vero percorso di partecipazione, dove tutte le voci possano essere tenute in considerazione, altrimenti il Piano sarà carta straccia”. “È difficile – ha ribattuto, in conclusione, Emanuele Coti Zelati (SeL) – non condividere queste linee guida se si ha un minimo di coscienza civica ed ambientale”. Parere positivo, quest’ultimo, condiviso dalle associazioni di categoria: AscomAsvicomConfcommercio e Confesercenti. Linee guida approvate con 14 voti a favore e 5 astensioni dalla minoranza. 

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