26-10-2016 ore 10:10 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Premio ai migranti, sindaco Bonaldi replica al Movimento 5 Stelle: “il baratto amministrativo si realizza in più maniere”

“Noi continueremo a trattare con rispetto gli esseri umani che vivono nella nostra comunità, a prescindere dal loro credo e dalla loro provenienza, chiamandoli a sentirsi utili, ma non per questo ritenendoli proprietà di chi li aiuta. Attendiamo da loro contributi per migliorare la nostra e la loro vita, per i campi di lavoro aspetteremo che il Movimento vinca le elezioni in primavera”. Così il sindaco Stefania Bonaldi replica al Movimento 5 Stelle in merito alla premiazione dei migranti nel progetto di cittadinanza attiva presso il centro natatorio.

 

Tra polemica e baratto

Gli esponenti del Movimento 5 Stelle si sono espressi molto duramente rispetto al riconoscimento assegnato dall’amministrazione nel mese scorso: “Riteniamo che tutto ciò sia surreale in un paese dove ci sono moltissimi cittadini italiani, madri e padri di famiglia, che faticano ad arrivare a fine mese. E qual è il loro premio? Quando va bene, un aumento delle tasse. In tutta onestà, stare tutto il giorno fermi passivamente per un fantomatico controllo non ci sembra possa contribuire a migliorare la città”. E hanno aggiunto: “proponiamo da sempre il baratto amministrativo, applicato a tutti coloro che, in possesso delle condizioni fisiche adeguate, vengono aiutati dal Comune”.

 

Declinare nella pratica

Una polemica che non è certo piaciuta al primo cittadino di Crema, che replica: “essere umani e ospitali verso degli esseri umani deve sembrare ai 5 Stelle di Crema, che non perdono occasione per svelare la loro vera natura destrorsa, una specie di sacrilegio, così si attaccano a delle banalità”. In quanto alla spesa sociale, “viene distribuita con equità e secondo i bisogni, senza barriere etniche o penalizzazioni nei confronti dei cittadini cremaschi. Il tanto sbandierato baratto amministrativo si può realizzare, nella sostanza, in diverse maniere, certo anche sorvegliando le biciclette quando occorre, e non solo attraverso la terapia del lavoro, magari ricordando ai nostri ospiti che il Lavoro rende liberi”.

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