26-10-2016 ore 15:16 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Fondazione san Domenico. Forza Italia chiede l’azzeramento del CdA: “preferiamo uomini adeguati al ruolo di amministratori”

“Noi chiediamo l’azzeramento delle nomine e perché ciò avvenga chiediamo che anche Strada e Baronio rassegnino le proprie dimissioni. Auspichiamo, come per il passato, la ricerca di una candidatura alla presidenza condivisa, preferiamo uomini adeguati al ruolo di amministratori ed inclini a manifestare una passione culturale disinteressata”. Questa la posizione della sezione cremasca di Forza Italia in merito alle vicende che nell’ultimo mese hanno scosso la fondazione san Domenico.

 

Lamentele cittadine

La vicenda è nota e riguarda la mancata approvazione del bilancio consuntivo della fondazione, alla quale hanno fatto seguito le dimissioni di Fausto Lazzari – uno dei tre membri del CdA – ed una battaglia serrata non solo tra forze politiche. “La Fondazione – spiegano Simone Beretta e Gianmario Donida – ha incominciato ad essere oggetto di lamentele e lagnanze alle quali la città non era abituata e che non meritava. Come volevasi dimostrare, troppi galli nel pollaio”.

 

Le nomine e i ruoli

Rispetto allo stile di conduzione di Giuseppe Strada, presidente della fondazione, i forzisti affermano che “ad uno come lui, amministratore certamente capace ma anche certamente decisionista e politicamente e naturalmente prepotente, un sindaco lungimirante non gli avrebbe mai affiancato dei tecnici, come il direttore del Folcioni piuttosto che il nuovo direttore artistico”. Quanto invece alla presa di posizione dei soci privati della fondazione, “non era certo quella la sede per far valere ragioni assolutamente metodologiche e politiche diverse da valutazioni di merito amministrativo, come invece è”.

 

Responsabilità politiche

Non manca il riferimento alle responsabilità dell’accaduto: “appartengono ad altri, non certamente a noi o alla minoranza di centrodestra, visto anche che la Bonaldi e qualche consigliere di maggioranza politicamente sgangherato hanno deciso di farsi del male da soli, sbagliando scelte e valutazioni. Pagano il disprezzo illiberale che hanno avuto nei confronti della minoranza di centrodestra difettando come al solito di trasparenza e di mancanza di lealtà verso le regole democratiche. Giochetti che li hanno ripagati della stessa moneta: hanno macchiato il buon nome di una fondazione che la città sostiene convintamente e con notevoli sacrifici. Che pena”.

 

Elezioni e spoil system

“Cambiare poi e semplicemente il dimissionario Lazzari non è un criterio sobrio ed elegante per chi sarà chiamato a sostituirlo il quale dovrà preventivamente giurare di andare di corsa in CdA ad approvare il bilancio consuntivo. Semplicemente un convitato di pietra per non dire una marionetta. Cose brutte ed antipatiche, ma da questa sinistra aspettarsi qualcos’altro è ogni giorno sempre più difficile. Se non prevarrà questa logica di buon senso è evidente che ad elezioni amministrazioni del 2017 avvenute si procederà allo spoil system, dopodiché – concludono – alla scelta di un candidato presidente condiviso tra pubblico e privato ed esterno alle scelte degli amministratori spettanti al Consiglio comunale”.

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