26-04-2015 ore 15:31 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Protratto il contratto con l’Ica, “pessima scelta politica”. Simone Beretta: “priorità liberare risorse in parte corrente”

“In un momento difficile come questo una buona amministrazione si dovrebbe impegnare a garantire nuove risorse al proprio bilancio di parte corrente così d’avere a disposizione i soldi necessari per fare di Crema una città più ordinata, più bella, più sicura: una città che curerebbe meglio le sue strade, il suo verde con i suoi alberi, le sue mura e le sue scuole”. Questa la considerazione da cui parte Simone Beretta, capogruppo forzista in Consiglio comunale, nel commentarle scelte economiche dell’amministrazione.

 

Pessima scelta politica

"Ecco – prosegue Beretta – perché è stata una pessima scelta politica ed un grave errore avere protratto di quattro anni il contratto all’Ica, società che incassa in nome e per conto del comune tutta una serie di imposte, tributi ed entrate patrimoniali quali ad esempio Imu, Tasi, Tarsu, per farsi anticipare 900 mila euro. Migliaia di euro che, evidentemente, l’Ica recupera trattenendo quanto andrà ad incassare rispetto al recupero di soldi dovuti da denunce sbagliate da parte dei contribuenti".

 

Rischio maggiori contenziosi

"Il che, intanto, la dice lunga rispetto all’impegno che questa società metterà in campo per rientrare giustamente il più in fretta possibile dall’anticipo fatto al Comune, considerando anche che il contribuente potrebbe pagare rateizzando quanto dovuto. La fretta potrebbe portare ad avere però, come accade già ora, più contenziosi con i contribuenti stessi la maggior parte dei quali tutto avevano in testa tranne che non onorare quanto dovuto".

 

Riconvertire risorse umane

"L’Ica per tutte queste funzioni porta a casa annualmente dal Comune circa 600 mila euro. Approfondendo, si scopre che tuttora in Comune nel settore dei Tributi vi lavorano 5 impiegati di livello C, 2 di livello D più un dirigente in quota parte. Se proprio si riteneva che questo personale fosse insufficiente per sostituirsi all’Ica, c’era tutto lo spazio per assumere altri due o tre dipendenti presi dalla Provincia o riconvertendo professionalmente qualche nostro dipendente comunale: assunzioni consentite dagli sblocchi intervenuti sui tetti di spesa del costo del personale. Insomma, avremmo potuto risparmiare almeno 500 mila euro da destinare a parte corrente".

 

Rinegoziare i Boc

"C’è ora da sperare che dopo aver gettato al vento opportunità irripetibili come queste, l'attuale amministrazione di sinistra non tenti di recuperare queste sue responsabilità con qualche malsana idea rispetto alla rinegoziazione dei Buoni ordinari comunali, che fintanto che riesce a farsi ridurre gli interessi otterrebbe certamente anche il nostro convinto consenso".

 

Tesoretto a scopi elettorali

"L’importante è che non vengano effettuate operazioni diverse quali la rimodulazione temporale delle rate scaricando i conseguenti costi sui futuri amministratori. Non vorrei che la Bonaldi si immaginasse un tesoretto per il 2016 e 2017 per rimettere in sesto una città a scopi elettorali. Che la Bonaldi abbia oggi la certezza di non essere rieletta?"

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