26-03-2015 ore 15:15 | Politica - Milano
di Gianni Carrolli

Poste Italiane. I Comuni in Regione per negoziare le chiusure degli uffici. Malvezzi: “convinceremo l’azienda a rivedere il piano”

Prosegue la mobilitazione contro il piano di riorganizzazione di Poste Italiane. È di ieri pomeriggio l’incontro al Pirellone tra una delegazione di amministratori locali in Lombardia – Stefania Bonaldi e Gianni Rossoni i sindaci per i territorio cremasco – Anci e l’Unione delle province lombarde. Incontro in cui i sindaci del territorio hanno ribadito “l’importanza che i Comuni siedano al tavolo permanente che si confronterà con Poste Italiane Spa per entrare nel merito delle misure ipotizzate nei singoli comuni”.

 

Le istanze di Crema

“Oltre alle criticità generali – spiega il sindaco di Crema – che tutti abbiamo evidenziato e che sono parecchie, figlie di un piano elaborato a tavolino con pochissima consapevolezza delle caratteristiche geografiche e sociali dei territori, ho ribadito anche l'assurdità ed illogicità della prevista chiusura dell'ufficio postale di Ombriano, puntando a fare valere, per la salvaguardia degli uffici postali, anche il criterio demografico e le disponibilità dei comuni, incluso il nostro, a proporre ipotesi alternative per rendere meno pesante il disservizio, senza gravare ovviamente sui paesi vicini”.

 

Lavoro di sintesi

Soddisfatto il consigliere regionale Ncd, Carlo Malvezzi: “l'incontro dimostra la grande responsabilità con cui si sta muovendo Regione Lombardia, che svolge, dopo la sospensione del piano di razionalizzazione di Poste Italiane spa in Lombardia, un ruolo di sintesi delle istanze del territorio. L'interlocuzione con i diversi livelli istituzionali sta dando i primi frutti – conclude Malvezzi – e credo che arriveremo a convincere l'azienda postale a rivedere, secondo criteri più attenti alle esigenze locali, il proprio piano di razionalizzazione”. Il tavolo si aggiornerà il 14 aprile prossimo.  

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