25-11-2015 ore 13:04 | Politica - Pandino
di Silvia Tozzi

Blu Pandino, le sette proposte della minoranza per rilanciare la gestione del centro natatorio

Una proposta articolata è stata presentata da Piergiacomo Bonaventi, consigliere di ASM, municipalizzata di pandino che amministra, tra l'altro, la piscina, ha presentato alcune proposte finalizzate a migliorare la fruizione del centro natatorio Blu Pandino dopo che Orielle Capelli e Beatrice Bealli hanno lasciato la municipalizzata.

 

Sette punti

La proposta prevede l'offerta di “una scontistica ai residenti di Pandino per quanto riguarda accessi, abbonamenti e corsi”, senza trascurare una revisione degli sconti “alle società sportive e agli anziani, diversamente abili, scuole, centri estivi e oratori”. Da valutare l'ipotesi d'appalto del bar a persone residenti a Pandino. Non è esclusa l'apertura secondo orari più elastici per i corsi e l'istituzione di un ufficio relazioni col pubblico.

 

Serate a tema

Secondo la minoranza andrebbero programmate serate a tema per i giovani, consentendo l'utilizzo dell’area esterna dalle 20 alle 24 di ogni fine settimana durante la stagione estiva. Da valutare inoltre la possibilità di sistemare le aree adiacenti la piscina, in particolar modo la ex zona residenziale Galligani, i laghetti San Giuseppe e - se possibile- completare la pedo-ciclabile che si collega al campo di calcio di via Bovis. Sfruttare al meglio la stagione estiva, quindi anticipare o prolungare l’attività all’aperto quando la stagione lo consente”.

 

L'inchiesta

Bonaventi ritiene che, per recuperare la fiducia dei pandinesi, “è necessaria l'istituzione di una commissione d’ inchiesta che faccia chiarezza a tutti i livelli amministrativi e gestionali in merito alla gestione degli ultimi anni, per favorire un approccio su grande scala e di ampia prospettiva che sappia intercettare diversi bisogni con un’offerta di servizi più ampia e differenziata”.

 

Le criticità

Bonaventi puntualizza che “il settore del Centro natatorio non è certamente tra i più semplici da governare ma in passato sicuramente sono stati fatti degli errori, lo dimostra l’analisi dei dati quantitativi nella quale si evince che solo il 25% degli iscritti sono residenti a Pandino. L’incertezza del momento economico suggerisce enorme cautela ma nello stesso tempo non va esclusa la possibilità di riuscire ad appaltare dei servizi a condizioni vantaggiose per la comunità pandinese. L’attuale assetto funzionale dell’impianto e la situazione critica delle coperture unita all’elevato costo di ammortamento della struttura e da un bacino d’utenza particolarmente critico per dimensione e concorrenza riduce sensibilmente il livello di attrattività del servizio e la possibilità che lo stesso possa funzionare con sufficiente garanzia di durata nel tempo”.

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