25-10-2016 ore 15:25 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Riforma costituzionale, Agazzi per la bocciatura al referendum del 4 dicembre

“L’approvazione di una riforma costituzionale a stretta maggioranza, la stessa che sostiene il Governo (fatto deprecabile in sé: la Costituzione sarebbe di tutti), diventa inaccettabile quando si ricordino le condizioni anomale di una legislatura caratterizzata da un Parlamento formato con una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, non solo per l’assenza di voto di preferenza ma anche per il modo in cui è stato assegnato il premio di maggioranza”. Questo il parere di Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il cittadino, in vista della chiamata alle urne del 4 dicembre.

 

Le ragioni del “no”

“Ebbene – prosegue Agazzi – senza quel premio di maggioranza, illegittimamente disegnato e assegnato, le forze che sostengono il Governo e che pretendono di cambiare così male ben 47 articoli della Costituzione avrebbero numeri palesemente insufficienti: il Partito Democratico, per esempio, avrebbe 175-180 seggi, contro i 340 di cui dispone oggi illegittimamente. Vanno fermati, anche per questa protervia, con un “no” che emerga netto in occasione del referendum del 4 dicembre”.

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