25-09-2017 ore 17:10 | Politica - Ricengo
di Francesco Ferri

Palata Menasciutto. Bordo contro lo studio regionale: “non va declassato l'habitat”

Continua a tenere banco la possibile realizzazione di una centrale idroelettrica nella riserva naturale Palata Menasciutto. Il deputato di Articolo uno, movimento democratico e progressista Franco Bordo ha scritto all’assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi sottolineando l’inopportunità “di adottare lo studio della fondazione Lombardia per l’ambiente” che di fatto declassa l’habitat.  

 

Declassamento dell’habitat

Facciamo un passo indietro. “Sulla riserva naturale – sottolinea Bordo - grava un progetto di centrale idroelettrica, frutto di un accordo di programma particolarmente discusso poiché non sono state correttamente considerate le prescrizioni previste dalle norme regionali per la tutela delle riserve naturali”. Nella zona sono perimetrati due tipi di habitat: il bosco alluvionale e l’habitat fluviale. Secondo il deputato “genera sconcerto il fatto che, nello studio della fondazione Lombardia per l’ambiente, per l’area di cantiere si preveda il totale declassamento dell’habitat prioritario, destinando  la zona a non aver più alcuna caratteristica di habitat. La stessa area perimetrata sulla riva sinistra si estende anche a sud della stradina poderale che conduce alla traversa Menasciutto: per questa parte nello studio si prevede il passaggio a un habitat meno importante e non più prioritario”.

 

Decisione da posticipare

“Il progetto della centrale ha ricevuto parere negativo del parco del Serio per il consumo di habitat prioritario. La provincia di Cremona, a luglio 2016, ha avviato la procedura di rigetto dell’istanza di autorizzazione unica per la centrale in questione, ad oggi sospesa proprio a seguito del parere contrario del parco del Serio. Se lo studio della fondazione Lombardia per l’ambiente fosse approvato verrebbe automaticamente a cadere la causa del blocco. Sarebbe opportuno posticipare la decisione una volta conclusa con rigetto la procedura di autorizzazione unica. Le perimetrazioni attuali sono anteriori all’accordo di programma e l’area si trova all’interno di una riserva naturale regionale i cui vincoli rimangono validi”.  

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