25-08-2016 ore 17:47 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema Petalosa. La gestione politica nel mirino dell’Ncd. Zanibelli: “disinteresse palese per una parte del commercio”

“In alcuni settori si fa fatica avere informazioni: solo ieri, dopo più di 2 mesi dalla richiesta conseguente ad un’interrogazione senza risposte complete, siamo riusciti ad avere i dati di Crema Petalosa”. Così Laura Zanibelli, capogruppo Ncd in Consiglio comunale, riprende il filo della polemica che aveva coinvolto la manifestazione floreale ideata da Confcommercio.

 

I punti contestati

Quattro i punti che la capogruppo d’opposizione contestava all’amministrazione: l’aver dato l’ok alla manifestazione in assenza di delibera; con la delibera, manca anche il patrocinio “con relativo mancato introito dell’area occupata a fini commerciale”; i vari stand hanno versato una quota di partecipazione all’associazione organizzatrice nonostante “all’ente locale non sia stato versato nulla”; infine, aver concesso l’utilizzo di piazza papa Giovanni XXIII in un giorno di mercato.

 

L’ingente versamento

“Confcommercio per tale manifestazione di natura commerciale – osserva Zanibelli – ha versato al Comune, in data 30 maggio, ben 7 euro per l’occupazione di suolo pubblico (0,1 centesimi di euro a metro quadro), compresi i parcheggi da via delle Grazie a Piazza Giovanni XXIII: ciò per scelta politica della giunta, in seguito alla delibera, postuma all’evento; non se ne fa certo colpa a Confcommercio”.

 

La questione logistica

A ciò bisogna aggiungere che la richiesta iniziale di spazio prevedeva unicamente piazza Duomo; “sembrerebbe venire dalla giunta l’indicazione di portarla in Piazza Giovanni XXIII – aggiunge Zanibelli – fatto salvo che fosse già riqualificata, ciò con il danno conseguente ed effettivo al commercio del mercato del sabato mattina. Non si sa ancora quanto sia il mancato introito per il mancato utilizzo parcheggi sia al Comune che alla società di gestione: a questo punto lo richiederemo a conguaglio di fine anno. Resta il disinteresse palese dell’amministrazione nei confronti di una parte del commercio”.

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