25-07-2017 ore 16:59 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Commissione garanzia. Lega e Forza Italia ai ferri corti. Andrea Agazzi: “irresponsabili”

“Atto di prepotenza e irresponsabilità politica”. Così il segretario cittadino e capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, Andrea Agazzi, definisce quanto accaduto ieri sera durante la nomina del presidente della Commissione comunale di garanzia (qui il dettaglio). Carica che tradizionalmente spetta alla minoranza, con 13 voti è stata affidata a Simone Beretta, che però ha incassato il sostegno del centrosinistra a discapito del candidato del Carroccio.

 

Appoggi e dialogo

Agazzi spiega che sul suo nome “c’era la convergenza di larga parte del gruppo di minoranza”. In una coalizione il dialogo è essenziale: “Noi abbiamo parlato con tutti i capigruppo. Forza Italia ha fatto uno strappo. Piuttosto di adeguarsi alla maggioranza dei consiglieri d’opposizione, ha preferito andare avanti sulla sua strada, evidentemente sapendo già che il Pd avrebbe appoggiato la sua candidatura”. La risposta della Lega non si farà certo attendere: “Stiamo valutando di non partecipare alle riunioni della Commissione di garanzia”.

 

Filipponi per Bellani

Il compagno di partito, Luigi Bellani, si dimetterà presto. Agazzi conferma: “Lo ringrazio del lavoro che ha fatto in campagna elettorale e per essersi messo a disposizione in questi primi consigli comunali. Penso che le dimissioni arriveranno dopo le ferie estive”. Al suo posto, in base ai voti raccolti, dovrebbe entrare in consiglio Monica Bernasconi: “mia moglie lo ha comunicato all’assemblea di tutti i militanti. Ha deciso per il bene della nostra famiglia e della Lega di non dare adito a nessuno tipo di voce e critica, quindi di cedere il posto Tiziano Filipponi. Anche in questo caso non posso che ringraziarla per quanto ha fatto e continuerà a fare per la Lega”.

 

Atti di prepotenza e alleati

Gli strascichi polemici delle elezioni continuano a farsi sentire. Dopo quanto accaduto ieri sera la minoranza è sempre più divisa? “Sono convinto che gli elettori di Forza Italia, che non sono pochi e non sono stupidi, hanno votato i loro rappresentanti per una certa idea di città e in caso di sconfitta per un’opposizione seria alla Bonaldi. Al momento chi rappresenta il partito non sembra in grado di fare opposizione. In questo clima il coordinamento cittadino di Forza Italia mi auguro possa prendere in mano le redini e capire che la Lega non è un nemico e che non si possono fare battaglie con un alleato. Chiedo loro di decidere se vogliono che siamo un alleato o vogliono andare direttamente nei banchi di maggioranza. Gli atti di prepotenza non li subiremo, forse sono abituati ad avere una Lega sotto il 7%, oggi non è più così”.

 

Demagogie e contatti con la Regione

Il sindaco Stefania Bonaldi ha illustrato le linee programmatiche del suo secondo mandato. Cosa ne pensa? “Vedo tante, forse troppe promesse. Ho visto pura demagogia sul tribunale, il tentativo maldestro e goffo sul tema dell’accoglienza. Nonostante le parole dell’assessore Gennuso non trovo molto riscontro nella realtà. Ho trovato abbastanza fuori luogo la sterile polemica legata al discorso del tribunale e delle opere. La Regione è uno dei pochi Enti che può darci dei fondi, mentre Matteo Piloni, un assessore, un membro della Giunta, non perde occasione di attaccarla. Per il bene del territorio spero invece possano riaprire i contatti con la Giunta. Ho letto su La Provincia una recente intervista dell’assessore alla cultura Nichetti. Mi auguro che non si prosegua come negli ultimi 5 anni. Al contrario, mi auguro apra un proficuo dialogo con l’assessore Cappellini”.

 

L’assist alla maggioranza

In definitiva, il primo consiglio realmente operativo ha lasciato l’amaro in bocca ad Andrea Agazzi: “Delusione sincera per gli elettori, ai quali non interessa nulla della Commissione di garanzia. A loro interessa che gli venga dato un servizio efficace. Ieri al contrario è stato fornito un assist completo alla maggioranza. Sono perplesso sul ruolo che Forza Italia avrà nei prossimi cinque anni”.  

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