25-07-2014 ore 11:29 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, festa di Rifondazione. Dibattito su Scs Servizi Locali: “invece di smantellare, risaniamo coinvolgendo i comuni del territorio attraverso Scrp”

“No alla privatizzazione di Scs Servizi Locali, sì al rilancio con l'aiuto di Scrp, quindi di tutti i comuni del Cremasco. La piscina, il teleriscaldamento, i parcometri ed i punti luce devono restare in capo all'amministrazione comunale. La gestione diretta dei comuni è la risposta ai problemi, non l'affido a società esterne, che facendo investimenti si aspettano ritorni economici significativi, a scapito dei lavoratori e degli utenti, della loro sicurezza e dei loro diritti”. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato durante un incontro tenuto ieri sera presso la festa di via Toffetti dal referente sindacale di Scs Servizi Locali Ciro Picardi, delegato Usb e Antonio Bertoli, delegato Cgil, un lavoratore Alessandro Spinelli da Lorenzo Sartori e Mario Lottaroli, rispettivamente consigliere e capogruppo di Rifondazione Comunista.

 

Gli utenti della piscina

La piscina di Crema – meglio sarebbe dire il centro natatorio Nino Bellini - svolge un ruolo territoriale e come più volte spiegato anche dal sindaco Stefania Bonaldi, dati alla mano, gli utenti sono per la maggior parte residenti nella cinquantina di comuni del Cremasco (70%), non necessariamente della città di Crema (poco meno del 30%), che invece è 'costretta' ad accollarsi l'onere del mantenimento della struttura per tutti. La struttura è dotata di 3 vasche esterne circondate da un ampio parco attrezzato per la stagione estiva, 5 vasche coperte a disposizione per i corsi, le attività di fitness e nuoto libero, 1 vasca per addestramento sub.

 

A settembre la gara

Non è un mistero, da settembre partiranno le procedure per la messa a gara della gestione della struttura di via Indipendenza. Se in maggioranza paiono tutti d'accordo, Rifondazione si discosta dai colleghi di SeL, del Pd e delle liste civiche Buongiorno Crema, Impresa@lavoro, Crema Bene Comune. Come spiegato da Mario Lottaroli “la piscina ha un utile di gestione di 370 mila euro, bilancio che va in passivo di 70 mila euro per colpa degli oneri finanziari dovuti agli investimenti sostenuti durante l'amministrazione di centrodestra, in particolare per la piscina con le onde. Sono sicuro che le potenzialità per un rilancio ci sono tutte”. I comuni del Cremasco devono cogliere l'occasione: “abbiamo corsi per il fitness e le gestanti che altre zone più famose si sognano. La piscina è vissuta d'estate e d'inverno – spiega Ciro Picardi – è un bene che va valorizzato e tenuto. Con la gestione ad altri rischiamo che aumentino le tariffe. I cittadini se la sognano, poi, l'acqua al prezzo che offre il Comune di Crema”.

 

Servizio utile alla collettività

Al momento Scs Servizi Locali dà lavoro a 23 persone e una quindicina di partite Iva (in particolare in piscina), è “una società pubblica che dà lavoro e svolge un servizio utile alla collettività. Invece di preoccuparsi per il futuro – aggiunge Lottaroli – dovrebbero poter lavorare tranquillamente, visto che hanno dimostrato di saperlo fare, portando anche risultati alla collettività”. Ciò che preoccupa è il fatto che una volta conclusa la gara d'appalto, il Comune 'perde' la struttura, mantiene i debiti pregressi e il contentino di poter definire i limiti da non superare per le tariffe attraverso la ratifica del consiglio comunale.

 

Punti luce e parcometri

Durante la serata ombrianese, s'è discusso anche della gestione dei punti luce: Scs Servizi Locali gestisce oltre 2 mila punti luce e una decina di impianti semaforici nel Comune di Crema, servizio che viene ampliato verso altri comuni limitrofi. Abbiamo già Izano, Romanengo, Vaiano e bagnolo Cremasco. “Si potrebbe definire Scs Servizi Locali come una risorsa territoriale”. Attivo anche il capitolo dedicato ai parcometri, che prevede la gestione di circa 1200 stalli a pagamento in città: l'attivo è di 50 mila euro. Anche in questo caso il Comune sarebbe intenzionato ad esternalizzare e pare che Autoguidovie abbia già espresso non solo a parole, ma con offerte concrete, il proprio interesse a gestire il servizio.

 

Il teleriscaldamento “grida vendetta”

Discorso a parte merita il teleriscaldamento, che per Lottaroli “grida vendetta al cielo. Per quello che so io è l'unico in Italia che sta perdendo una barca di soldi, con responsabilità che gravano su Cofely, sulla giunta Bruttomesso e sulla Società Calore durante la gestione del centrodestra. Hanno fatto investimenti senza che venissero accompagnati da una comunicazione seria, senza convincere i cittadini all'allaccio, di fatto impedendo di produrre utile come succede da tutte le altre parti”.

 

I punti deboli

Per il capogruppo di Rifondazione Comunista, “invece di attardarsi sulla discussione 'cerchiamo un compratore pubblico o uno privato' vorremmo che il Comune rilanciasse il servizio. I punti deboli, a detta degli esperti, sono la commercializzazione assolutamente insufficiente e inefficace, investimenti spropositati effettuati prima di conoscere l'esatta potenzialità di utenza: hanno riempito Crema di buche e tubature, ma sicuramente è mancata una direzione manageriale, da additare a Cofely, una multinazionale che gestisce a livello mondiale centinaia di impianti simili. Come è possibile che un'azienda di 70 mila dipendenti nel mondo non abbia portato sua esperienza e competenze anche a Crema. E' inspiegabile”. In sostanza, nei prossimi mesi Rifondazione tornerà a a battere su questo tasto: “invece di smantellare, risaniamo coinvolgendo i comuni del territorio attraverso Scrp. E' questo un modo efficace di ampliare gli spazi di mercato”.

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