25-05-2015 ore 19:43 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, scuola Montessori. La “scelta di equità” e l’adeguamento tariffario. Attilio Galmozzi: “forti ribassi alle rette”

“Dopo due passaggi presso il comitato di gestione dell’asilo comunale, un fatto mai accaduto in precedenza, perché sinora il Comune decideva e la scuola si adeguava, abbiamo deciso che la revisione delle tariffe l’avremmo basata sul potere contributivo delle famiglie. Abbiamo operato una scelta di equità: per usufruire di un servizio eccellente, chi ha meno pagherà meno e chi ha di più pagherà di più”. Questo il principio - illustrato dall’assessore all’Istruzione, Attilio Galmozzi ai cronisti - che ha guidato l’amministrazione nell’adeguamento tariffario delle scuole dell’infanzia comunali (in allegato i documenti integrali).

 

L’introduzione del nuovo Isee

“Non si tratta di una scelta tardiva – ha affermato il sindaco Stefania Bonaldi – la modifica l’avevamo già annunciata in sede di predisposizione di bilancio. Tuttavia non disponiamo di proiezioni sull’Isee, l’indicatore di reddito che da quest’anno dev’essere acquisito per avere accesso ai nostri servizi e non solo per chiedere un esenzione. Fino all’anno scorso solo 25 su 160 famiglie con bambini iscritti al Montessori chiedevano l’agevolazione; su di loro si basa il nostro storico. Da settembre potremo invece avere una descrizione più dettagliata”.

 

In un’ottica di equità

“Date queste premesse – ha proseguito il sindaco – abbiamo trovato il punto di equilibrio in un impianto tariffario che si innestasse sulla ridefinizione dei criteri di compartecipazione al costo del servizio. La scuola Montessori, com’è noto impatta sul bilancio per 502 mila euro all’anno; dal piano tariffario recuperiamo 105 mila euro, mentre 35 mila euro dal pre-post scuola. Ogni bambino che frequenta ha un costo per le classi comunali di 1900 euro l’anno, mentre per ogni bambino iscritto alle paritarie il Comune riconosce un contributo di 857 euro annui. In un’ottica di equità abbiamo ritenuto necessario operare degli accorgimenti che riequilibrassero i denari spesi”.

Forti riduzioni tariffarie

“Quelle diffuse dalla presidente dell’associazione Amici del Montessori – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione – sono cifre assolutamente false. Si è voluto far credere che le rette venissero quadruplicate, invece c’è un incremento di una quota fissa per ogni fascia d’Isee; solamente sopra i 30 mila euro di valore Isee la retta passa a 200 euro, ma si tratta di situazioni reddituali dai 100 mila euro l’anno in su. Al contrario, da settembre ci saranno famiglie che avevano una retta bassa e la troveranno ancora inferiore”. Per le famiglie con un Isee al di sotto dei 20 mila euro, la retta fissa sarà di 85 euro, contro i 95 euro precedenti.

 

Trattamento conveniente

“È stato detto che la nostra è una tassa sui bambini. Abbiamo fatto un raffronto con tutte le altre Case dei bambini che utilizzano il metodo Montessori della Lombardia: non esiste un trattamento conveniente quanto il nostro da nessun’altra parte. L’alternativa ad una diversa compartecipazione ai costi di funzionamento della scuola sarebbe stata l’esternalizzazione, quindi la privatizzazione; noi abbiamo preferito che ognuno paghi in base al proprio potere contributivo. Di vendere la scuola Franceschini, come invece vorrebbe il centrodestra, non abbiamo alcuna intenzione”. Gli adeguamenti disposti dalla Giunta compiranno l’iter nelle commissioni, per poi approdare in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva.

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