25-05-2015 ore 17:01 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, scuola materna. Gramignoli, SeL, replica ai 5 Stelle: “Da rinnovatori a vecchi politicanti: i grillini hanno il fiato corto”

“Da rinnovatori indomiti a vecchi politicanti. E' questa la parabola dei grillini cremaschi (e non solo)”. Così Agnese Gramignoli, Sinistra Ecologia e Libertà torna sulla fresca politica riguardante “un vecchio cavallo di battaglia del centrodestra cremasco: l’esternalizzazione della scuola materna Iside Franceschini”.

 

La qualità e le segrete stanze

“Ma il Movimento 5 Stelle non difende la scuola pubblica? A noi era sembrato di sì e la scuola pubblica comincia da quella per la prima infanzia”, riprende Gramignoli: “Per quanto riguarda, invece, la questione della qualità del servizio mensa e la presunta “diatriba” fra l'assessore Galmozzi ed il consigliere Coti Zelati, entrambi di Sel i grillini nostrani non riescono a capire che il dialogo fra il consigliere e l’assessore mira a migliorare la qualità del servizio, un dialogo che non si svolge nelle “segrete stanze”, ma attraverso gli strumenti istituzionali e democratici, previsti dal nostro ordinamento”.

 

Il lusso del confronto

“SeL non ha un proprietario del marchio della ditta che detta ordini e, per fortuna, non dovendo subire epurazioni da parte di chicchessia, i suoi rappresentanti possono permettersi il lusso di confrontarsi pubblicamente, senza timori e senza il filtro di uno schermo del computer. Oppure non va bene ai grillini nostrani che un consigliere raccolga, come dovrebbe sempre fare, le istanze che gli vengono esposte dai cittadini? Sarebbe sufficiente leggere l’interpellanza per capire che è proprio di questo che si parla e che non vi è nessun attacco nè all’assessore, nè alla maggioranza, nè tanto meno alla scuola materna” sostiene Gramignoli, che accusa i Cinque stelle di essere “incapaci di leggere la dialettica politica, schietta, pubblica e costruttiva, che ha come unico scopo il benessere dei cittadini”.

 

Lamentele

“Solo dopo che il consigliere di Sel ha sollevato alcune osservazioni sul servizio mensa, il M5S ha fiutato l’occasione per lanciarsi a capofitto nella partita, precisando di essere il destinatario di numerose lamentele. E dove le hanno tenute fino ad adesso: nel cassetto? Non sarebbe stato loro preciso dovere portarle all’attenzione dei responsabili del settore? Esiste, fra l’altro, una commissione partecipata da genitori, insegnanti e amministratori, riunitasi pochi giorni fa. In quella riunione si è affrontato il tema della qualità del servizio, introducendo ulteriori meccanismi di controllo”.

 

Propaganda scopiazzata

“Nel merito dell’appalto, scaduto come è noto nel 2011, l’azienda che gestisce il servizio aveva al tempo ricontrattato con l’amministrazione precedente, una proroga, tutt’ora in vigore. Questa amministrazione sta lavorando per poter costruire un bando limpido, trasparente e verificabile per l'assegnazione del servizio. Infine, il problema dell’insolvenza relativa al pagamento dei buoni pasto per la mensa, era già stato affrontato in una seduta consigliare, durante la quale l’assessore Galmozzi aveva fornito le cifre; un dato che sembrerebbe strutturale, anche se in incremento a causa di dinamiche sociali che forse ai 5 Stelle sfuggono. Che facciamo: lasciamo i bambini senza pasto? Se così pensano, abbiano il coraggio di formalizzare una mozione e portarla alla discussione in Consiglio comunale Altrimenti è solo propaganda, per altro scopiazzata dai consiglieri che siedono alla loro destra”.

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