25-04-2017 ore 20:02 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Rifondazione. Bagarre interna al partito, Stanghellini: “così si svendono gli ideali”

L’anno scorso era la battaglia sulla fondazione san Domenico; oggi sono le prese di posizione su Scrp e sul luogo di culto islamico. Cresce il malumore all’interno di Rifondazione comunista, e Renato Stanghellini non ne fa mistero: “è stato scelto di eliminare il simbolo del partito dalla lista che appoggia, Cambiare si può, solo per non sembrare comunisti, per non condurre battaglie che negli ultimi 5 anni abbiamo difeso dall’inizio alla fine. Tutto ciò lascia pensare che rinneghiamo quanto fatto negli ultimi 5 anni in cambio di una manciata di voti”.

 

Battaglia sul san Domenico

Partiamo dall’inizio, dalla prima battaglia. A distanza di mesi dalla bagarre sul bilancio della fondazione san Domenico, Stanghellini trova insostenibile “attaccare ancora il teatro e la sua amministrazione: abbiamo perso miseramente la battaglia e combinato pasticci portando la questione fino in Consiglio comunale, con le dimissioni (poi ritirate, nda) di Fausto Lazzari. Le scelte dell’amministrazione della Fondazione stanno dando i loro frutti; ripescare l’argomento è come dare ragione al Movimento 5 Stelle nonostante le scelte sbagliate di Baronio”.

 

Il luogo di culto islamico

Veniamo poi al luogo di culto islamico, tema continua a scaldare gli animi anche a sinistra. Attualmente, sostiene Stanghellini, Rifondazione “sta mettendo testa sotto la sabbia facendo finta che il tema non esista, che non sia un problema da affrontare. Negli ultimi 5 anni come comunisti abbiamo lottato perché il diritto al culto fosse garantito. A differenza della posizione della lista Cambiare si può, penso sia corretto affermare la volontà di dare la possibilità anche ai musulmani di professare la propria fede”.

 

Da Scrp alla linea politica

Infine, la scottante questione di Scrp, tra il restyling statutario con l’assegnazione di nuove funzioni e le polemiche di chi la vorrebbe dismettere. “Ci siamo sempre battuti perché battuti il suo ruolo venisse rilanciato. Ora è diventata controllore dei servizi che il Comune ha esternalizzato, e già questo è un passo avanti. L’opinione di chi, come Bettenzoli, la vorrebbe chiudere è in piena contraddizione con l’attualità”. Dal particolare al generale, domanda Stanghellini, “quale è la linea politica di Rifondazione per le prossime elezioni? Sta seguendo politiche di destra, svendendo i propri ideali. Anche per questo non ho ancora rinnovato la tessera”.

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