24-12-2016 ore 20:41 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Amministrative 2017, Bettenzoli: “faremo una lista di sinistra, senza candidato e simbolo di Rifondazione”

“Alle prossime amministrative di Crema faremo una lista di sinistra, non necessariamente di Rifondazione comunista. Senza un nostro candidato. Per quale motivo? Abbiamo tirato un bilancio di questi anni ed è risultato negativo su vari fronti, in particolare sui servizi, con la privatizzazione di tutto”. Piergiuseppe Bettenzoli ricorda che “nel passato abbiamo lavorato per costruire le aziende pubbliche: con la giunta Ceravolo è nata l’Acs poi diventata Scs, la giunta attuale ha invece privatizzato tutto, dalla Scca, l’azienda del teleriscaldamento alla pubblica illuminazione, ai parcheggi, alla piscina. Adesso anche il bocciodromo (qui il dettaglio)”.
 

Territori come succursali di aziende quotate

“Non dimentichiamo che Linea gestioni, che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti del territorio è stata di fatto venduta ad A2A, società quotata in borsa che vede in questi giorni il comune di Brescia vendere le azioni per far scendere il controllo pubblico sotto il 50%. In sostanza abbiamo fatto un’operazione per cui i territori divengono succursali di una grande società per azioni. Invece di fare servizi per la cittadinanza, attenti alla qualità ed alle tariffe, tra qualche anno si parlerà solo di business. Mi sembra si chiami capitalismo”. Il segretario di Rifondazione comunista spiega che l’idea di non sostenere la candidatura di Stefania Bonaldi è essenzialmente dovuta “alla privatizzazione di tutte le aziende pubbliche; un metodo operativo che abbiamo sempre contrastato. Questa foga di liberalizzare ogni cosa coinvolge il Pd nazionale, non solo quello locale”. Altro elemento di forte rottura con l’attuale amministrazione è “il bilancio partecipato completamente assente. Non si possono far passare le saltuarie riunioni nei quartieri di alcuni rappresentanti della Giunta e del consiglio comunale come una vera partecipazione dei cittadini alle scelte ed alla destinazione delle risorse”.


“Il leale sostegno” e la frattura interna

Per Bettenzoli, “Rifondazione in questa amministrazione è stata vissuta come un corpo estraneo. Un’amministrazione sempre più di centro. Non c’è nulla di sinistra nella giunta Bonaldi. Anzi. Perché siamo rimasti finora? Per due condizioni. La prima il rispetto del nostro elettorato che ci ha votato, eravamo la seconda forza della coalizione, che piaccia o meno al Pd. Rispettiamo i patti e siamo molto più affidabili di altri. La seconda è che il partito era diviso al suo interno. Abbiamo fatto molti incontri e riflessioni: per noi il partito è un bene superiore a tutto il resto. Abbiamo messo da parte alcune legittime aspirazioni, sostenendo lealmente l’amministrazione e votando contro i provvedimenti che non ritenevamo corretti”.

 

La campagna di contenuti”

“Spero sia una separazione consensuale. Non vogliamo fare una campagna contro il Pd e la Bonaldi, ma una campagna di contenuti. Speriamo di coagulare attorno ad un programma di sinistra tante persone; per questo mi rivolgo a chi ha sostenuto il No al referendum ed è ovviamente di sinistra. Mi rivolgo a chi ha difeso la nostra Costituzione dalla voglia di devastarla del Pd. Mi rivolgo a lavoratori e disoccupati perché jobs act e voucher e ministri indegni dimostrano che questo è un governo di destra che fa politiche di destra, senza rispetto per i giovani. Mi rivolgo al mondo della sinistra diffusa che non appartiene a nessun partito. Mi rivolgo a quella parte di Sel che non è appiattita sul Pd e vuol ricostruire una presenza autonoma di sinistra. Vogliamo fare una lista aperta, non di testimonianza, che raggiunga una rappresentanza in consiglio comunale”.


 

Lista partecipata”

“In sostanza, sottolinea Bettenzoli, “un progetto che non vuole demonizzare la persona, per cui Stefania Bonaldi, a meno che non si mettano su quel terreno. Nel caso invece accadesse, troveranno una risposta molto dura. Spero in uno stacco consensuale, loro con le loro idee di centrodestra e noi con il nostro percorso di sinistra. Rinunciamo insomma a presentare lista di Rifondazione. Almeno in un primo momento. Se non troveremo interlocutori a sinistra, è chiaro che ci ritroveremo a ripresentare il nostro partito. Al momento non presentiamo un candidato nostro, vogliamo una lista democratica e partecipata”.

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