24-11-2014 ore 12:42 | Politica - Spino d'Adda
di Angelo Tagliani

Sistema idrico integrato in provincia di Cremona, la fusione silenziosa. Riccaboni chiede “trasparenza dei percorsi”

“La nascita della più grande società pubblica della Provincia di Cremona sta avvenendo nel più assoluto silenzio. Senza valutazioni approfondite, anzi con la rinuncia a farle. E il presidente della società incorporante – spiega Paolo Riccaboni - è anche consigliere delegato dell’incorporata. Ciò comporta una moltiplicazione di cariche e conflitto d’interessi”.

 

Fusione per incorporazione

Padania Acque spa ha fatto pervenire ai comuni del Cremasco la richiesta di un progetto di fusione per incorporazione di Padania Acque Gestione. Secondo il sindaco di Spino d'Adda “la procedura richiede che si rinunci alla stesura della situazione patrimoniale, alla redazione da parte di un esperto nominato dal tribunale della relazione sulla congruità del concambio, alla relazione dell'organo amministrativo”.

 

L'approfondimento

Riassumendo: “la proposta è stata presentata al comitato d'indirizzo e controllo di Padania Acque Gestione solo il 5 novembre e in tale sede, come membro del comitato di indirizzo e controllo, ho richiesto al cda un approfondimento”. Secondo il verbale, Riccaboni avrebbe palesato “da subito le perplessità in merito alla realizzazione di quanto illustrato dal Presidente della Società patrimoniale, nella sua doppia veste anche di consigliere delegato della Società gestionale. Di fatti, lo stesso sindaco (Riccaboni, ndr) fa emergere che né il Comitato di indirizzo e controllo, né i soci dell’assemblea di Padania Acque Gestione spa sono stati resi partecipi”.

 

Le modalità e le conseguenze

“Nel progetto di cui trattasi – si legge nel verbale - non si ravvisa un obbligo di legge, in quanto non vi sono prescrizioni in tal senso, ma certamente un’opportunità. Appoggio, indubbiamente, la bontà del risultato, in quanto da due Società si perverrebbe ad averne una sola, ma sostengo, parimenti, che non porterò mai tale proposta all’attenzione del mio Consiglio comunale senza avere la contezza delle modalità e conseguenze di una tale operazione. Chiedo di poter avere certezze in merito all’impossibilità di percorrere altre strade e, comunque, all’opportunità di scegliere quella prospettata nell’incontro odierno”.

 

La valutazione serena

Al momento, “senza avere ad oggi risposta”, il sindaco di Spino d'Adda ha chiesto al presidente di Padania Acque spa di lasciare l’incarico di consigliere delegato di Padania Acque Gestione, per non ostacolare la valutazione serena del progetto da parte di Padania Acque Gestione, vista l’evidente sovrapposizione di cariche nelle ipotetiche incorporante e incorporata”.

 

Il sistema idrico integrato

Lo scorso 17 novembre Riccaboni ha chiesto una valutazione anche al cda di Scrp, “dal punto di vista, questa volta, della società cremasca, con particolare riguardo agli obblighi di legge, alle opportunità di natura giuridica ed economica, ai concambi e al trattamento delle quote "ex-Scrp", nonché ai modi del coinvolgimento di Scrp, al fine di tutelare società e soci. Rimarcando che al momento non mi risultano obblighi normativi per deliberare l’atto nei termini posti entro il 30 novembre, e che è comunque opportuno affrontare con celerità il percorso di razionalizzazione del Sistema idrico integrato in provincia di Cremona, attendo anche la sua valutazione prima di procedere a una delibera di tale importanza per gli investimenti sulle strutture, la tariffa pagata dai cittadini, il patrimonio delle società pubbliche coinvolte”.

 

Trasparenza dei percorsi

Anche se si tratta di vicende che non appassionano, “forse perché non portano voti, penso che tutelare i cittadini che si rappresentano significhi anche guardare dentro le società pubbliche: meglio funzionano meno paghiamo. Per questo – aggiunge Riccaboni - reputo che i dati vadano approfonditi e che Padania Acque Gestione e Scrp si pronuncino in merito alla aggregazione prima che si proceda a qualunque deliberazione consigliare. Credo nella diminuzione delle società pubbliche e nel loro rafforzamento, ma ancora di più nella trasparenza dei percorsi e nelle valutazioni approfondite di ogni atto che riguardi il patrimonio di tutti noi, cittadini territorio enti locali”.

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