24-11-2014 ore 20:02 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, Consiglio comunale: “dalla luce verde che abbaglia” alle insolvenze Aler. Beretta: “su 333 alloggi, 296 assegnati ad italiani, 37 agli stranieri”

Il Consiglio comunale odierno si è aperto con la segnalazione di Alessandro Boldi, M5S, dedicata ad un pallone coperto del Pergoletto, “colorato di verde e che riflette nelle case. I cittadini non possono aspettare un paio d'anhni che si scolorisca e che rifletta di meno. Vivono una situazione di disagio, sembra di stare su Marte”.

 

Insolvenze per 300 mila euro

All'ordine del giorno l'interrogazione presentata il 2 ottobre scorso da Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia, “chi può pagare deve pagare”, dedicato alle “insolvenze degli affitti di alcuni inquilini di case popolari di proprietà del Comune di Crema, per un ammontare complessivo che supera i 300 mila euro”.


La verifica dei requisiti

“Sarebbe interessante capire – aggiunge Beretta - se a questi si debbano aggiungere altre insolvenze relative a rifiuti e acqua e sarà necessario reperire fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi”. Di particolare importanza, per l'esponente di centrodestra, “chi sia il soggetto deputato a verificare il permanere dei requisiti di assegnazione delle case popolari comunali e se tale verifica venga opportunamente ed effettivamente operata; quanti nel corso degli ultimi anni hanno lasciato spontaneamente la casa assegnata e per quali ragioni?”

 

Il bene fondamentale

Ai quesiti posti dall'esponente di centrodestra ha replicato il vicesindaco Angela Maria Beretta, d'accordo sul fatto che la casa sia un “bene fondamentale per la famiglia, strumento di prevenzione del disagio e fulcro sul quale si cimenta la solidità familiare e professionale della persona. È importante, in modo particolare, per chi non può permettersi di comprarla e non può neppure permettersi gli attuali affitti di mercato”.

 

Gli inquilini morosi

Entrando nel dettaglio, il vicesindaco ha spiegato che il Comune, “per la gestione dei suoi 365 alloggi”, ha stipulato una convenzione (decorrenza dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2015) con l'Aler, proprietaria di altri 500 alloggi circa. “Alla fine di ottobre 2014 il numero degli inquilini morosi ammonta a 116 su 333, 68 dei quali (pari al 59%) sono in carico ai servizi sociali”.

 

L'ammontare dell'insolvenza

Confermato l'ammontare dell'insolvenza relativa al 2013, pari a 342.884,20 euro, dei quali 90.342 euro imputabile a cittadini in carico ai servizi sociali. Il saldo 2013 è comunque positivo per 156.519,89 euro, “pertanto allo stato attuale – ha sottilineato il vincesindaco – non sussistono riflessi negativi sul bilancio” e stando alle proiezioni, la morosità 2014 dovrebbe essere “in misura leggermente inferiore rispetto al 2013”.

 

La fragilità lavorativa

Dei 333 alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune, 296 sono stati assegnati ad italiani, 37 a cittadini stranieri. Il grado di insolvenza delle famiglie extracomunitarie è del 19,91%, mentre la percentuale d'insolvenza degli italiani è del 4,71%, “il dato – ha spiegato il vicesindaco – è coerente con il fatto che la fragilità lavorativa interessa di più gli stranieri che gli italiani”. A fronte delle insolvenze non si è reso necessario accedere ad ulteriori fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria, perché “attualmente i fondi per le manutenzioni rientrano ancora nel saldo positivo della convenzione con l'Aler”.

 

L'aspetto politico

Nella replica, Simone Beretta s'è detto decisamente insoddisfatto di quanto appreso dal vicensindaco: “non volevo una relazione tecnica, ma evidenziare l'aspetto politico. Do tempo 2 mesi al Comune per fornirci l'elenco dettagliato di quanti, non seguiti dai servizi sociali, risultano morosi. Chi non paga se ne deve andare. Non basta che i controlli li faccia l'Aler, ora è tempo di smetterla, i controlli li deve fare anche il Comune”.

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