24-10-2016 ore 10:14 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Dormitori nelle cantine, il monito di Risari: “l'Aler non ci prenda per sprovveduti”

“Gli amministratori dell’Aler non ci prendano per sprovveduti”: questo il monito lanciato da Gianni Risari all’indomani della conferenza stampa convocata a Cremona dall’azienda regionale, dove “guarda caso han parlato anche di Crema e del fattaccio delle cantine delle case della centralissima via Matteotti utilizzate come dormitorio e rifugio di persone non meglio identificate. Pensa un po’: per parlare di un fatto avvenuto a Crema si convoca una conferenza stampa a Cremona, si annacqua il fatto dentro il racconto più generale dei problemi dell’Aler”.

 

Un problema risaputo

“Non sarebbe stato più opportuno – prosegue Risari – che l’incontro lo si fosse fatto a Crema, parlando di quel che è successo e dando le opportune spiegazioni? Staccandosi per qualche ora dalla sedia di palazzo, avrebbero potuto rendersi conto di persona della situazione, magari anche incontrare le persone che abitano in quegli appartamenti. Assicuro che sarebbero stati accolti con cordialità. In conferenza stampa hanno dichiarato che il problema era risaputo, denunciato alle forze dell’ordine e ormai praticamente risolto: in fondo si trattava solo di una persona che aveva preso alloggio in quelle cantine”.

 

Il numero degli “ospiti”

“Occorre far sapere a chi amministra l’Aler che a Crema, oltre a non essere sprovveduti, neppure ci piace esser presi per i fondelli. Se fossero venuti a Crema avremmo potuto dir loro che abituati come siamo a verificare di persona i fatti e a parlare con le persone, in quegli scantinati maleodoranti ci sono sceso, con un giornalista ed un fotografo. Di brande e materassi ce ne erano ben più d’uno: a meno che il solo ospite di cui hanno parlato amasse cambiar branda ogni notte, faccia ognuno il conto. Così non va”.

 

Cantine e barzellette

“L’altra incredibile notizia è che adesso a quegli appartamenti toglieranno le cantine. In tutta questa vicenda chi ci perde saranno ancora gli inquilini, che non avranno più le cantine. È una barzelletta o dicono davvero? Eppure ci vorrebbe poco: chiudere gli ingressi condominiali di giorno e di notte; illuminare gli spazi di passaggio comune e ripristinare l’impianto di illuminazione delle cantine; pulire e disinfestare. Non c’è altro, se non la cosa più importante: ripensare alla gestione delle case d’edilizia pubblica: l’Aler – conclude Risari – gestisce 4 mila case di proprietà e 1300 in gestione, tra cui quelle del Comune di Crema, con una perdita per mancato introito di affitti di 700 mila euro. Che si aspetta a riformarlo?”

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