24-09-2014 ore 10:17 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, ampliamento Gran Rondò, tre ore e mezza di dibattito. In Consiglio passa a maggioranza l'adozione della variante al Pgt

L'adozione della variante del progetto Gran Rondò passa a maggioranza dopo 3 ore e mezza di discussione: favorevoli 14, contrari 7. Il progetto prevede "la realizzazione di un parcheggio pluriplano previsto in corrispondenza del parcheggio a raso presente lungo il lato nord del centro commerciale, di circa 4.780 metri quadrati, la realizzazione di una nuova media struttura di vendita con parcheggio in copertura, indipendente rispetto al centro commerciale e di due piccole unità commerciali".

 

La razionalizzazione degli impianti

Al dibattito hanno assistito alcuni benzinai decisamente preoccupati per il proprio futuro; in mattinata hanno ottenuto dall'amministrazione un incontro e posto alcune condizioni, sintetizzate dal sindaco Stefania Bonaldi: “primo, non possiamo accogliere l'istanza di bloccare l'adozione della variante perché questa amministrazione ritiene che l'apertura di una pompa bianca possa portare a calmierare i prezzi dei carburanti. Secondo, abbiamo accolto la richiesta dell'apertura di un tavolo fra Associazioni di categoria dei benzinai e Comune per la mappatura e la razionalizzazione degli impianti presenti sul territorio, al fine di individuare possibili stazioni di servizio non più compatibili in città per problematiche di impatto sulla viabilità. In tali casi si può giungere alla dismissione degli impianti giudicati non più adeguati ed all’indennizzo dei rispettivi gestori. Terzo, verranno coinvolti i consiglieri regionali ed i parlamentari del territorio per invitare le compagnie petrolifere ad analizzare la questione locale. E' indubbio che il prezzo dei carburanti a Crema, da anni, sia uno dei più elevati della Lombardia”.

 

I benzinai presenti in sala (foto © Cremaonline.it)

Visioni differenti

In estrema sintesi, il centrodestra sostiene che l'operazione andrebbe rinviata o comunque impedita per tutelare i gestori degli altri distributori di benzina della zona e le piccole e medie imprese del territorio, che verrebbero messe in difficoltà dall'ampliamento degli spazi commerciali del centro commerciale. Di contro, il centrosinistra ritiene positivo l'intervento, “capace di mitigare i prezzi della benzina” e offrire nuove opportunità di lavoro.

 

I soci, l'ambiente e la battaglia

Il dibattito è stato piuttosto lungo, aperto da Alberto Torazzi, Lega Nord, che molto dopo, al momento della votazione, ha lasciato l'aula. Secondo l'esponente del Carroccio in città ci sono già troppi distributori di benzina e quindi la pompa bianca non avrebbe senso. Rivolto ai consiglieri di maggioranza ha aggiunto: “Quanti di voi possono votare serenamente? Siamo sicuri che i consiglieri qui a votare non sono soci Coop?”. Per Christian Di Feo, M5S, “è strano che il Comune che si dice ecologico faccia fare un sottopasso a chi poi vende benzina per auto”, mentre Simone Beretta, Forza Italia, ha usato toni apocalittici: “oggi inizia la battaglia, non è certo finita qui”.

 

Il consigliere Alberto Torazzi (foto © Cremaonline.it)

La distruzione del lavoro

Da segnalare il voto contrario del consigliere di maggioranza Matteo Gramignoli: “Autorizzare un ampliamento degli spazi commerciali del Gran Rondò per 3000 metri quadri, porterà ricadute pesanti sul tessuto dei negozi della città. Non si crea così il lavoro. Così lo si distrugge. Pensiamo ad una stazione automatizzata che eroga quanto dieci impianti con personale. Pensiamo che gli studi dicono che per ogni posto di lavoro che si crea nella grande distribuzione organizzata se ne perdono cinque nei negozi tradizionali. Ecco perché se questo provvedimento verrà approvato, come consigliere comunale penserò che oggi la mia “amministrazione” non aveva chiara la rotta da seguire. Non ho parlato volutamente di “partiti”, di coalizioni, di maggioranza e minoranza. Ciascuno oggi deve votare secondo coscienza, dopo aver guardato in faccia i lavoratori che sono intervenuti a questa assemblea”.

 

L'interesse pubblico

Livia Severgnini, presidente della commissione paesaggio e consigliere del Pd ha ribadito che “avendo sempre e solo in mente l'interesse pubblico a fronte di una legittima richiesta del privato, che ovviamente cerca di fare i propri interessi, questa amministrazione è riuscita a far rientrare il sottopasso fra due ciclabili esistenti fra gli standard di qualità, come un'opera in più rispetto agli standard già dovuti”. Sebastiano Guerini, Patto civico, “voglio vedere in Commissione le osservazioni che arriveranno se saranno uguali al dibattito in Consiglio. Non capisco perché altri distributori non facciano cooperative anche loro, in modo da fare concorrenza alla Coop. Coi tempi che corrono, il problema è vendere la benzina”.

 

La minoranza

Christian Di Feo, Movimento 5 Stelle, “contrario”, lamentando una carenza di “trasparenza” nella documentazione fornita ai consiglieri di minoranza. Stesso “che senso ha questa variante al Pgt, che interesse può avere la cittadinanza cremasca nella votazione della variante? Una compensazione col sottopasso? Non mi sembra una grande opera. La variante è utile solo alla Coop”. Simone Beretta, Forza Italia: “voi stasera consentite una variante al Pgt. Senza questa variante quella pompa non l'avrebbero mai fatta. State mistificando la realtà”. Laura Zanibelli, Ncd: “la politica non ha giocato il ruolo che doveva, è veramente stancante che si continui a dire che il Pgt di Bruttomesso consentiva l'opera, è far finta di cancellarsi una responsabilità politica”.

 

L'iter

Dopo il voto di ieri, l'iter proseguirà secondo procedura. Verranno resi pubblici gli atti e sarà possibile presentare osservazioni al progetto, alle quali tra una quarantina di giorni replicherà il Comune nell'apposita Commissione Ambiente e Territorio. E' presumibile che il via libera definito all'ampliamento arriverà all'inizio del 2015, quando il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi nuovamente.

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