24-03-2018 ore 11:32 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Area omogenea. ‘Manca la condivisione’, tre sindaci si sono dimessi dal coordinamento

Il coordinamento dell’area omogenea cremasca perde i sindaci di Soncino, Vailate e Romanengo. Gabriele Gallina, Paolo Palladini e Attilio Polla hanno rassegnato le dimissioni (documento in allegato). Il motivo? “Il coordinamento è un organo di raccordo e coordinamento tra i sindaci e non un organo decisorio, politico e di rappresentanza degli altri sindaci”. L’area omogenea è formata dai 48 comuni del Cremasco, mentre il coordinamento dai sindaci di Moscazzano, Romanengo, Casaletto Ceredano, Chieve, Madignano, Pieranica, Cremosano, Dovera, Ripalta Cremasca, Vailate, Pandino, Offanengo, Castelleone, Soncino, Crema.

 

Mancanza di condivisione

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, spiega il sindaco di Soncino, “non è riferito ad un gruppo di amministratori in particolare oppure ad un singolo episodio. È un metodo operativo consolidato. Vengono assunte posizioni politiche senza la preventiva proposta e approvazione di tutti i 48 sindaci dell'area omogenea”. In estrema sintesi, “su Trenord, Università, A2a o Lgh si può essere d’accordo o meno con la presa di posizione del coordinamento, non è questo il punto. La sostanza è che si tende a fare comunicati stampa senza raccogliere il consenso di tutti. Questo si dice: se qualche sindaco poi non è d’accordo può sempre fare il suo comunicato o esprimere la sua posizione. Non lo trovo giusto. Non mi pare corretto”.

 

Le dimissioni e il futuro

Perciò, “non condividendo le attuali modalità di gestione del coordinamento, non conformi al mandato ricevuto dagli altri sindaci che lo hanno eletto”, Gallina, Polla e Palladini hanno deciso di rassegnare le dimissioni. Cosa accadrà ora? “Restiamo nell’area omogenea, semplicemente non facciamo parte del coordinamento. Cosa chiediamo? Che il metodo cambi. Per il bene del territorio. Il coordinamento non deve sostituirsi agli altri sindaci”.

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