24-02-2018 ore 10:20 | Politica - Cremasco
di Rebecca Ronchi

Federico Lena, Lega: “Scrp divide, dallo Statuto fino alla maggioranza dei quattro”

“Uno dei nodi che il territorio cremasco deve sciogliere è legato a Scrp. Serve ancora? Se sì, cosa deve fare?” Secondo il consigliere regionale della Lega Federico Lena “non è concepibile che una società abbia impiegato più di tre anni e speso decine di migliaia di euro pubblici per espletare la gara d’appalto di igiene urbana. Così come non è concepibile che abbia cambiato più volte il progetto dei varchi elettronici, progetto al quale non hanno aderito alcuni dei comuni soci e che ora giustamente chiedono sia loro riconosciuta una compensazione”.

 

La maggioranza dei quattro

“Come può funzionare una società di comuni dove ne bastano quattro per determinare la maggioranza e imporre le scelte? Non parliamo del pasticcio del cambiamento di Statuto. Anche qui sono stati spesi soldi per consulenti e i comuni soci erano stati sollecitati a discutere le modifiche nei rispettivi consigli comunali tassativamente entro la fine di giugno. Ebbene dopo sette mesi, invece di portare lo statuto modificato all’assemblea dei soci per la ratifica, lo si butta nella spazzatura e se ne propone un altro. Questo – prosegue l’esponente regionale del Carroccio - significa che occorre ricominciare da capo. Il principale imputato di questo spreco è il Pd con il sindaco di Crema che detta linea al presidente. Scrp invece di unire, divide. Inoltre, al di là del ruolo politico che il centrosinistra vuole attribuire alla società, è impensabile che una Spa decida le scelte del territorio. Si potrebbe continuare. Per esempio: come è possibile che una società con 14 dipendenti, compreso un direttore generale, sia governata da un consiglio di amministrazione di 5 membri? E mi fermo qui”.

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