24-01-2017 ore 16:25 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Bando rifiuti. Verso una nuova consulenza organizzativa. Grassi: “Scrp non serve più”

“Ebbene sì, Scrp ha assegnato un’altra consulenza. L’altro giorno è stata recapitata ai sindaci soci una mail con la quale si informano i destinatari che è stato affidato ad una società “un incarico di consulenza organizzativa funzionale al progetto di Scrp di operare quale Centrale unica di committenza, ai sensi della normativa vigente, a favore dei propri soci”. L’incarico, è precisato nella mail, scaturisce da un documento approvato dai soci il 14 luglio scorso e nel quale viene indicata la possibilità di Scrp di operare come Centrale unica di committenza”.

 

Consulenze e legali

Lo annuncia Antonio Grassi, sindaco di Casale cremasco e vidolasco, che rispetto all’assegnazione della consulenza esprime scetticismo. Quest’ultima si assomma alla “pletora di legali, pagati decine di migliaia di euro interpellati per predisporre la gara d’appalto dei rifiuti e per richiedere pareri su possibili conflitti d’interesse generati dalla stessa Scrp”, ai “i consulenti ambientali, sempre per la medesima gara d’appalto” e al “consulente legale sul riacquisto delle azioni di Padania Acque. Non bastava che, dopo quasi tre anni, nonostante i consulenti, la mitica gara d’appalto dei rifiuti non sia ancora conclusa. No: non bastava, tutto questo”.

 

Dubbi sul futuro

Il sindaco di Casale punta il dito contro la mancanza di oculatezza e di lungimiranza di Scrp: “non si capisce perché non abbia espletato uno studio analogo prima di accettare l’incarico di gestore della gara rifiuti. Forse avrebbe scoperto di non essere in grado di svolgerlo e avrebbe evitato il calvario che tutti sanno”. Aggiunge: “Se Scrp non possiede il know-how per sviluppare l’analisi che ha demandato alla società di consulenza, analisi che non richiede laureati al Mit, come potrà svolgere il compito di Centrale unico di committenza? Con il ricorso ad altri consulenti?”.

 

Utilità nulla

“Per quale motivo un piccolo comune deve rivolgersi a Scrp per procedere ad un appalto dopo l’esperienza della gara rifiuti? Piccoli sì, coglioni no. Un piccolo comune difficilmente dovrà affrontare appalti milionari, pertanto può fare tutto da sé, più rapidamente e con dei risparmi. Evita l’intermediario Scrp. È sufficiente che il comunello sia dotato di un buon segretario e costituisca una centrale di committenza con un altro comune. È successo a Casale Cremasco Vidolasco per l’acquisto dello scuolabus e per Palazzo Pignano che, sulla gara dei rifiuti, ha scelto di muoversi in autonomia e non rivolgersi a Scrp. Allora si ritorna alla domanda iniziale: a cosa serve Scrp? A poco o nulla – conclude Grassi – non servono i consulenti per capirlo”.

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