23-11-2014 ore 20:33 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Luogo di culto islamico, Dante Verdelli: “è l'occasione per riconoscere alcuni principi basilari di pacifica e civile convivenza”

“Il momento di confronto sul tema della musalla a Crema ha rappresentato una modalità concreta per consentire al pubblico presente di raccogliere i diversi punti di vista sul tema in discussione, anche se l’argomento trattato rappresenta solo un aspetto della più ampia tematica della convivenza e dell'integrazione tra diverse culture e religioni”.

 

Esperti in materia

Secondo Dante Verdelli, capogruppo della lista Lavoro @ Impresa e membro del Patto civico, “del lungo e vivace dibattito nel corso della serata, reputo sia da sottolineare l’importanza di alcuni aspetti, a partire dalla presenza di persone esperte della materia, a partire dal professore Paolo Luigi Branca, docente della Cattolica, del dipartimento di Scienze Religiose che ha consegnato agli ascoltatori alcuni spunti di riflessione che rappresentano, oggettivamente, un contributo importante alla possibilità di formare le proprie idee. Ciò è risultato più utile nel momento in cui il dibattito è riuscito a svolgersi senza alcuna intermediazione o utilizzo strumentale di parte. E’ emerso, tra l’altro, che l’Islam rappresenta oggi la terza religione in Italia e quindi sembra necessaria una riflessione circa l’opportunità di accordi e/o intese a più ampio respiro nazionale”.

 

Le seconde generazioni

“Anche la numerosa presenza delle cosiddette seconde generazioni, ossia di giovani ragazzi, figli di genitori immigrati in Italia ormai da decenni, ha dato evidenza a ciò che viviamo nella quotidianità, ovvero la presenza di giovani appartenenti alla comunità islamica che sono nati, vivono e lavorano in Italia da diversi anni e che si sentono italiani, oltre ad aver acquisito in molti casi la cittadinanza Italiana e ciò ha consentito di ricordare a tutti come esista già una reale e pacifica convivenza tra intere generazioni di italiani e persone di origine non italiana che sentono il naturale bisogno di pregare in un luogo adatto alla propria religione e comunque in un contesto di rispetto reciproco”.

 

Principi basilari

“L’attuazione del principio costituzionale di professare liberamente la propria religione nel rispetto dell’altro – aggiunge Verdelli - risulta quindi ben declinabile dal punto di vista amministrativo nell’individuazione di un luogo di culto idoneo, anche per l’ubicazione, all’esercizio di tale libertà religiosa e l’utilizzo dello strumento di una convenzione per la concessione in diritto di superficie dell’area sulla quale edificare il luogo di culto islamico potrà rappresentare l’occasione per riconoscere alcuni principi basilari di pacifica e civile convivenza”.

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