23-09-2014 ore 10:47 | Politica - Crema
di Riccardo Cremonesi

Moschea a Crema. Club Forza Silvio: “l'Amministrazione sta consegnando il territorio in mano ad altre culture non autoctone”

Con un comunicato il Club socio culturale Forza Silvio Crema 1 manifesta la propria posizione in relazione alla scelta della attuale amministrazione di sinistra di permettere la realizzazione di un centro culturale islamico a Crema. “Come premessa – commenta il presidente Gianmario Donida - possiamo dire che da cittadini cremaschi amiamo la nostra città ed in particolar modo ne apprezziamo la sua moderazione, che la rende un ambiente adatto alla famiglia ed alla cultura in generale. Siamo consapevoli tuttavia, dell’esistenza di un moto di globalizzazione che spesso obbliga le comunità a fare scelte difficili”.

 

Preghiera in lingua italiana

“Detto  questo,  non  condividiamo  la  leggerezza – prosegue Donida - con  la  quale  l’attuale amministrazione sta consegnando “inerme” il territorio cremasco in mano ad altre culture, non autoctone! Siamo naturalmente aperti alla messa a disposizione alle altre culture, come già è avvenuto in passato, di luoghi comuni, gestiti dall’amministrazione pubblica, per svolgere manifestazioni ed eventi anche di preghiera; ma questi devono avvenire espressamente in lingua italiana ed avere un inizio ed una fine prestabiliti”.

 

Cittadini cremaschi perplessi

“Si evince dai recenti avvenimenti internazionali, quanta pressione e quanta difficoltà è presente oggi in scelte del genere. Non è il momento di giocare con superficialità su questioni etiche  per  le  quali,  al  momento,  non  abbiamo  strumenti sufficienti per approfondire. Il Club ritiene  pienamente condivisibili le perplessità già espresse dalla maggior parte dei cittadini cremaschi, nonché dagli esponenti dei maggiori partiti all’opposizione. Inoltre è condivisibile la considerazione sul permanere dell’assenza di reciprocità che, nei Paesi di fede musulmana, non permette ai cristiani di vivere la propria fede, facendoli dibattere tra mille “limitazioni”.

 

“Amministrazione comunale non obbligata a concedere luoghi di culto”

“E’   demagogico   e   supponente   fare   riferimento   all’articolo   della Costituzione che prevede la libertà di culto: nessuno di noi ha mai vietato ad alcuno di professare la propria fede religiosa. Ciò  non implica però che l’Amministrazione comunale abbia l’obbligo di  concedere  spazi da destinare alla realizzazione di luoghi di culto specifici: potrebbero risentirne le persone che professano altre fedi. Non dimentichiamo poi le diverse anime dell’Islam, che pure nei luoghi di origine non riescono a “mescolarsi”. Vuol dire che presto dovremo trovare spazio per una seconda Moschea?”.

 

Problemi di sicurezza

“C’è da chiedersi se la Giunta comunale cremasca – conclude il comunicato - così eterogenea da contemplare, tra le proprie fila, ferventi cattolici ed ex comunisti, moderati e sostenitori della “disobbedienza no tav” abbia tenuto conto dei problemi di logistica e di sicurezza che la realizzazione della moschea comporterebbe. Noi non crediamo!! Siamo sicuri che la maggior parte degli amici islamici sia composta da persone moderate, ma qualche facinoroso, potrebbe approfittarsene e insinuarsi nelle aggregazioni pacifiche. E’ già successo. A tal proposito non dobbiamo dimenticare gli eventi già accaduti in passato a Cremona, di cui tutti abbiamo memoria recente”.

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