23-08-2016 ore 16:04 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Accertamenti Ici e Imu: dai mancati incassi al conflitto di competenze. Fi e Ncd tuonano contro l’amministrazione

Non è passato un mese dall’ultimo colpo di cannone che la polemica sugli accertamenti Ici e Imu torna di primissimo interesse. Nella conferenza di stamani – organizzata assieme all’Ncd – il capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta, è tornato a tuonare contro “l’azione vessatoria del Comune verso i suoi contribuenti”, a quanto pare ben distante dal risolversi secondo le aspettative dell’amministrazione. Ma andiamo con ordine.

 

I numeri del recupero

È lo stesso Beretta a fornire il dato di cronaca: “il recupero di 5 anni di crediti Ici e Imu non ha dato i frutti sperati. Dall’1 gennaio al 31 luglio 2016 si sono incassati 60.766 euro, mentre le somme iscritte a bilancio erano pari a 1.550.000 euro. Non incasseranno la cifra preventivata: lo dicono sia gli uffici comunali, con i quali i consiglieri naturalmente si rapportano, sia alcuni esponenti di maggioranza. Anzi, ben che gli vada recupereranno tra i 400 mila e i 500 mila euro”.

 

Minori risorse

Diretta conseguenza è che la differenza (circa un milione di euro, rispettando i dati forniti in conferenza) dovrà essere iscritta al fondo crediti di dubbia esigibilità. Cosa significa? “Nelle casse comunali – ha spiegato Beretta – mancherà un milione di euro da spendere, risorse che si sarebbe potuto utilizzare in parte corrente. In un momento come questo la cosa risulta inaccettabile, viste anche le condizioni nelle quali versa la città”.

 

Competenza duplicata

A ciò si aggiunge un’altra complicazione. Con la delibera del 28 luglio l’amministrazione ha approvato l’integrazione contrattuale dell’Ica – l’ente incaricato dell’accertamento e riscossione dei tributi – per l’estimazione delle aree edificabili ed il recupero di eventuali crediti. Una mansione, questa, già affidata con incarico diretto all’associazione La Fraternità, “nonostante l’Ica stesso già la prevedesse tra i suoi compiti – ha osservato Laura Zanibelli (Ncd) – e la potestà di accertamento sia oggetto di concessione e possa essere affidato ad un solo ente”.

 

Solo risposte parziali

“L’aggio riconosciuto all’Ica – riassume la consigliera Zanibelli – è inferiore a quello riconosciuto alla Fraternità. Dunque, oltre non aver prodotto le stime di tutte le aree edificabili, l’affidamento alla Franternità è stato fatto in concomitanza di altro contratto vigente, quello con l’Ica. Tutti questi elementi più volte sono stati posti in discussione in commissione – ha concluso – dove, a difficoltà, abbiamo ricevuto risposte parziali”.

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