23-07-2016 ore 16:42 | Politica - Crema
di Ilario Grazioso

Crema, via Bramante. Boldi e Di Feo: "appartamenti abitati senza agibilità"

Agibilità, interrogativi e mancate risposte: hanno parlato di questo in mattinata nello spazio antistante le palazzine del civico 81 di via Bramante i consiglieri di minoranza Christian Di Feo e Alessandro Boldi del Movimento 5 stelle. Riferiscono di cittadini che hanno fatto loro precise segnalazioni: risiedono in quegli appartamenti, ma formalmente non dispongono del certificato di agibilità. “Sono stati venduti, ma privi di agibilità – dice Di Feo – con il venditore che si impegnava a ottenere l’agibilità”. Così da un paio di mesi i due pentastellati hanno iniziato a inviare una serie di interrogazioni all’amministrazione comunale, rimanendo insoddisfatti dalle risposte di Matteo Piloni, in qualità di assessore allo sviluppo sostenibile, che comprende la delega della pianificazione territoriale.

 

Qui manca l’agibilità”

“Vogliamo vederci chiaro, a noi risulta che qui manca l’agibilità” aggiungono Di Feo e Boldi, che hanno posto la questione al comune, chiedendo di sapere se i cittadini di quelle palazzine pagano regolarmente le imposte e, in caso affermativo, il perché della mancata agibilità. Tra l’altro, pare che su tre unità abitative ci sarebbe un collaudo funzionale parziale, su altre mancherebbe il certificato previsione incendi, per un problema alla rampa di accesso ai garage e per il resto, le opere di urbanizzazione accessorie; insomma, questione alquanto intricata. Inoltre, l’asfaltatura del parcheggio adiacente alla chiesa, sostengono Di Feo e Boldi, è stata completata nella giornata di ieri, “anche se doveva essere fatto 6 anni fa”. Si tratta infatti di una lottizzazione risalente al 2007, chiariscono i due, che prevedeva la realizzazione di opere di urbanizzazione il cui completamento era previsto per il 2010.

 

Appartamenti abitati sena agibilità

“A nostro modo di vedere è lecito verificare se da un lato vi sono appartamenti abitati senza agibilità e dall’altro capire se il comune è a conoscenza di questi fatti”: i due consiglieri denunciano le mancate risposte dell’amministrazione che li ha rinviati da un ufficio all’altro. “Dovrebbe essere l’assessorato competente a rispondere ad un quesito posto da un consigliere” aggiunge Boldi, che scorrendo le lettere inviate in questi mesi, si dice stizzito per un’altra risposta ricevuta dall’amministrazione, che testualmente legge: “Per quanto riguarda l’anagrafe e i tributi si presume che provvederanno in autonomia darvi debito riscontro”. Ed alla fine i grillini, indispettiti da questo atteggiamento, hanno deciso di render pubblica la questione con la conferenza stampa di oggi.

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