23-07-2014 ore 09:43 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Cosa polemica per il consiglio comunale. Simone Beretta replica alla maggioranza: “dilettanti allo sbaraglio finiti come i furbetti del quartierino”

Coda polemica per il consiglio comunale di ieri, in particolare per quanto concerne la discussione sullo sportello unico per le attività produttive. La maggioranza ha accusato l'opposizione di “indecorosa caduta di stile” perché “all’ultima votazione hanno deciso di far mancare il numero legale all’assemblea, impedendo così la votazione e quindi l’entrata a regime del servizio”.

 

La sospensione

Al riguardo, il capogruppo di Forza Italia fornisce una versione differente. Per Simone Beretta, che aveva lasciato l'aula in precedenza, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto una sospensione dei lavori quando si sono accorti che non sarebbero riusciti a fare passare il loro documento: “a quel punto sono stati costretti a trattare e gli è andata male”. “Vorrei ricordare a questa maggioranza – aggiunge Beretta - che il consiglio di ieri si è svolto per il consenso della minoranza, su questo non ci sono dubbi: era dalle cinque e mezza del pomeriggio che gli abbiamo consentito di avere il numero legale. E' poi poco edificante che una maggioranza si ravveda rispetto ad alcuni emendamenti della minoranza solo quando si accorge di non avere i numeri per farlo approvare”.

 

Dilettanti allo sbaraglio

“Non dimentichino – prosegue il capogruppo di Forza Italia - che il regolamento è stato votato ed è passato. Credo comunque che il loro documento sia un autogol. Più che caduta di stile dell'opposizione, è da sottolineare come siano dilettanti allo sbaraglio gli esponenti della maggioranza, che hanno fatto la fine dei furbetti del quartierino”.

 

La debolezza della maggioranza

“Questa maggioranza, è sempre più evidente, prende in giro solo se stessa e a poco è servito aver impacchettato il sindaco da un punto di vista politico, perché ci si sta accorgendo che la debolezza non stava evidentemente nel sindaco ma anche in una maggioranza che fa molta fatica a superare le divisioni al loro interno nelle riunioni private”. Infine, “non è successo nulla di straordinario, è questione di un paio di mesi. Basta essere buoni amministratori per capire che con un regolamento approvato non si arresta assolutamente niente”.

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