23-04-2015 ore 20:14 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Ex scuola di Cl. Il sindaco Bonaldi scrive a Regione Lombardia: “credito insussistente, il Comune ha agito da ente attuatore”

“L’amministrazione di Crema si oppone e si opporrà in maniera totale, recisa, assoluta” alla richiesta di risarcimento avanzata da Regione Lombardia, in merito al milione di euro erogato per la realizzazione della ex scuola di Cl. Con la lettera (in allegato il documento completo) inviata dal sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, a Roberto Maroni, Valentina Aprea e Andrea Gibelli – rispettivamente presidente, assessore all’Istruzione e direttore generale di Regione Lombardia – si apre un nuovo capitolo della vicenda.

 

L’atto di pignoramento

Come scrive il sindaco, che nella missiva propone una sintesi della travagliata realizzazione del polo scolastico, nei giorni scorsi il dirigente regionale Giuseppe Chiappalone ha annunciato Regione Lombardia “emetterà un atto di pignoramento di somme per un milione di euro in capo al Comune di Crema, a meno che venga accertata, da un ulteriore atto della direzione generale regionale, l’insussistenza motivata del credito”.

 

Il Comune ente attuatore

Atto, quello di Regione Lombardia, a cui l’amministrazione non intende adempiere in quanto “il Comune di Crema – spiega il primo cittadino – si è reso semplicemente disponibile a fungere da ente attuatore per assecondare il disegno regionale di assegnazione di risorse alla Fondazione Charis, muovendosi sempre all’interno del perimetro delle competenze ed incombenze attribuitegli da Regione Lombardia con gli atti via via assunti”.

 

Accertare l’insussistenza

“Chiedo – aggiunge il sindaco Bonaldi – che il direttore generale di Regione Lombardia voglia prioritariamente accertare la insussistenza del credito un milione di euro nei confronti del Comune di Crema, in quanto, come è noto e documentato, il Comune di Crema ha ricevuto tale contributo per poi erogarlo, sulla base degli accordi e della documentazione di volta in volta trasmessa alla Regione, alla Fondazione Charis, con la conseguenza che tale somma non è nella disponibilità dell’ente da anni”.

 

Il recupero e l’opportunità

Per non disperdere le risorse economiche impiegate sinora, il sindaco chiede inoltre alla Regione di “rendersi disponibile a valutare se sussistano le condizioni per recuperare una costruzione di dimensioni assai imponenti, che rischia di deperire e non potere soddisfare le pretese risarcitorie della Regione. Ottenendo a condizioni ora vantaggiose una struttura scolastica pubblica ritenuta tuttora necessaria – conclude Stefania Bonaldi – si trasformerebbe un evento sfavorevole in una opportunità”.

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