23-02-2018 ore 16:43 | Politica - Crema
di Lidia Gallanti

Elezioni. Santanchè a Crema, regole e rigore: 'centrodestra o il caos, ma prima gli italiani'

Programma politico definito e alla base un concetto chiaro: “prima gli italiani”. Così Daniela Santanchè, candidata al Senato per Fratelli d’Italia. Stamattina l’incontro in via Monte di Pietà, sede del coordinamento cremasco. Con lei il candidato alle regionali Riccardo Bosa, il referente cittadino Giovanni de Grazia e i sostenitori del partito di destra. Il tour elettorale è proseguito in centro storico, con una sosta in tutti i negozi sul percorso per incontrare i commercianti. Una tappa alla ditta di cosmetici Ancorotti, per continuare sul territorio cremonese e casalasco.

 

Moschee: regole ferree e mappatura

La prima visita dell’ex deputata a Crema risale al febbraio 2015, in occasione del consiglio comunale aperto sul luogo di culto islamico, tema più che mai attuale. “Non siamo contrari alle moschee – afferma Santanchè – a patto che sia introdotta una normativa ben precisa. In italia c’è un vuoto legislativo: non conosciamo l’origine dei finanziamenti, non sappiamo nulla dei loro Imam né di ciò che dicono, dato che i sermoni non sono in italiano. Non sappiamo come siano organizzate le loro associazioni”. Secondo la candidata, “Crema è la rappresentazione plastica di questa mancanza di regole”. La soluzione di Fratelli d’Italia è “una mappatura di tutte le moschee e luoghi di culto regolari presenti sul territorio nazionale. Gli abusivi devono chiudere immediatamente”.

 

Buon senso, rigore e giustizia’

Posizione netta anche su fascismo e antifascismo: “non una priorità nell’agenda degli italiani, quanto una distrazione da problemi reali. La condanna alla violenza dev’essere equa”. La candidata respinge le accuse ricevute durante la campagna elettorale, “a meno che essere definiti fascisti non significhi avere orgoglio e spirito di appartenenza al tricolore, aver rispetto per la divisa, le regole e l’autorità. Non diciamo cose estremiste o razziste, diciamo cose di buon senso. Siamo contrari a qualsiasi tipo di attenuante culturale, le regole sono tali per tutti”. Stessa linea in tema di giustizia: “esigiamo la certezza della pena, senza sconti né depenalizzazioni”. Per quanto riguarda la riforma carceraria al vaglio del Consiglio dei ministri, “ripartiamo dall’applicazione delle leggi già esistenti: con il 40 per cento di stranieri nelle nostre carceri, è necessario garantire loro il processo, quindi rimpatriarli”.

 

Alle urne: ‘centrodestra o caos’

A una settimana dal voto del 4 marzo, Santanchè si mostra ottimista e “convinta che gli italiani si siano resi conto della situazione e abbiano ben presente il tipo di governo che vogliono”. Segue una rapida analisi dell’ultimo governo di centrodestra, tra “scelte sbagliate e alleanze non sempre coese”, ma ribadisce che “la bontà della nostra visione del mondo, della società e della famiglia è la strada giusta”. La stoccata al governo uscente e al centrosinistra: “ha distrutto la classe media, scivolata nella povertà, con riforme sbagliate e insostenibili”. Le prossime elezioni saranno “uno spartiacque: o vince la coalizione di centrodestra o sarà il caos. Non c’è alternativa”.

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