22-11-2014 ore 10:52 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Vigili del fuoco di Crema e del Cremasco. Omar Bragonzi, Pd: “dopo anni di stallo vogliamo restituire dignità all’intero corpo”

Dopo la riunione dei sindaci cremaschi, soci di Scrp, la società cremasca reti e patrimonio è tornata alla ribalta la costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Come spiega Omar Bragonzi, coordinatore Pd cremasco, “l'amministrazione guidata dal sindaco Bruno Bruttomesso aveva già affrontato questo tema arrivando alla definizione di un primo progetto. Il costo preventivato per la costruzione di una nuova Caserma, sulla base dello studio di fattibilità di Scrp e commissionato allo Studio Servet di Crema nel gennaio 2010, era di 1.821.400 euro, ai quali cui bisognava sommare l'Iva del 10%, le spese tecniche, etc. Il consigliere Simone Beretta, in questo periodo, sedeva nel Cda dell'azienda”.

 

Oltre 3 milioni di euro

“La costruzione – aggiunge Bragonzi - era prevista nell’area concessa in diritto di superficie a Scrp in via Colombo dove ora sono presenti il capannone e gli uffici di Padania Acque Gestione. Il progetto ne prevedeva la demolizione e la sistemazione dell’area esterna attrezzata, realizzando un impianto di distribuzione carburante ed accessori vari per un importo aggiuntivo di 670.000 euro. Il quadro economico complessivo di tutte le voci ammontava a 3.300.000 euro. Questa soluzione prevedeva, nell’inquadramento generale, anche la realizzazione del deposito della Provincia e del mercato ortofrutticolo, con altri costi aggiuntivi”.

 

Il secondo progetto, 2011

“Nel marzo del 2011 venne realizzato un aggiornamento del progetto, che a questo punto prevedeva lo spostamento della Caserma dei Vigili del Fuoco nell’area del Comune, all’inizio di via Colombo (ex motorizzazione) e la realizzazione anche della Caserma della Polizia”.

 

Il quadro economico

“Il nuovo quadro economico – sottolinea il coordinatore del Pd - dava i seguenti valori: la caserma dei Vigili del fuoco era quotata 2.733.126,00 euro a cui aggiungere l'Iva ed il canone annuo richiesto al Comune di 260.605 euro, anche in questo caso Iva esclusa. La caserma della Polizia era quotata 2.458.249 euro, con un canone di 234.395 euro, tutto Iva esclusa”.

 

Gli incontri a Roma

Il tutto fu accompagnato da una serie di incontri a Roma, presso il Ministero, tramite il consigliere leghista Alberto Torazzi, allora onorevole, “durante i quali il Capo delle Prefetture chiese una rivisitazione del progetto per riportarlo a costi più ragionevoli. L'amministrazione a quel punto diede mandato a Scrp, con il comandante regionale, di studiare un progetto più essenziale alle esigenze, demandando le altre attività previste alle strutture delle sedi regionali già attrezzate” ricorda Bragonzi.


Il progetto attuale

Lo scorso 29 ottobre, l’assemblea dei sindaci di Scrp “ha approvato a larga maggioranza”, un solo voto contrario, espresso da Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco e Vidolasco e con la non partecipazione al voto di Paolo Riccaboni, sindaco di Spino d'Adda, il progetto per la realizzazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco, “per un costo complessivo di 860.000 euro”.

 

L'impegno del Comune di Crema

“Il Comune di Crema – sottolinea Bragonzi - proprio per l’importanza del progetto, si è impegnato a sostenere buona parte della somma mettendo a disposizione: competenze per progettazione e direzione lavori per 40.000 euro, la cancellazione di un debito di Scrp per 138.000 euro, la plusvalenza della valorizzazione dell’area della attuale caserma per un valore stimato di 250.000 euro. Ancora, il Comune di Crema si impegna a non fare pagare oneri di urbanizzazione e a non applicare la fiscalità locale, oltre che a trasferire a Scrp l’attuale canone annuo di locazione pagato dal ministero per euro 21.000 euro Iva inclusa”.

La Direttiva Seveso

“Infine, il Comune di Crema si è rivolto ad azienda presente sul territorio assoggettata alle regole della Direttiva Seveso, per rischio incendio elevato, ottenendo un contributo a fondo perduto per euro 100 mila; analoga azione si sta portando avanti con altre realtà analoghe che insistono sul comprensorio cremasco. Ne deriva che due terzi del costo dell’opera sono direttamente o indirettamente coperti dal Comune di Crema”.

 

Il nuovo canile

“Di certo, dopo il progetto del nuovo canile, si tratta di un passo in avanti importante per il Cremasco. Dopo gli anni di totale stallo, si persegue l’obiettivo di mantenere nel territorio un presidio di sicurezza fondamentale cercando, al tempo stesso, di restituire dignità all’intero corpo dei Vigili del Fuoco consegnando loro una struttura efficiente e sicura. La differenza di costo del progetto, quasi due milioni di euro in più rispetto all’attuale, è la ragione per cui, chi ha contrastato il progetto dell'ex sindaco Bruttomesso, oggi sostiene il progetto del sindaco Stefania Bonaldi”.

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