22-06-2017 ore 16:52 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Domenica 25 giugno il ballottaggio, intervista a Stefania Bonaldi: “libera e onesta. Nessuna moschea all'orizzonte”

Ad una manciata di giorni dal ballottaggio abbiamo rivolto alcune domande ai due candidati, che stasera alle 21 si ritroveranno nella sala consiliare del Comune per l’ultimo confronto prima del voto di domenica. Dalle sensazioni in vista di un appuntamento decisivo all’astensionismo crescente, passando dalla sicurezza reale e percepita in città. Non poteva mancare il quesito sull’immigrazione, sui rapporti con la comunità islamica cremasca e sulle tanto vituperate tasse. In chiusura, l’appello al voto. Siamo partiti con lo sfidante, il candidato del centrodestra Enrico Zucchi qui il dettaglio – ora passiamo al sindaco Stefania Bonaldi, che cerca la riconferma.

 

Mancano pochi giorni al ballottaggio, quali sono le sue sensazioni?

“Più che sensazioni possiedo la certezza di avere lavorato tanto e con rigore, insieme alla mia squadra e, negli ultimi mesi, a centinaia di candidati e sostenitori, persone splendide, pulite, entusiaste, questo mi rende ottimista”.

 

Astensionismo al 38% al primo turno: quanto ha influito sul voto? Quanto potrà influire?

“L’astensione è ormai un dato fisiologico, non solo da noi. In Francia c’è stato un crollo quasi scioccante. I politici non devono lagnarsi dell’atteggiamento degli elettori ma sforzarsi di interpretare i bisogni di tutti i cittadini, che votino oppure che decidano di non farlo. Il non voto è una delle tante posizioni possibili rispetto ad una consultazione, l’antidoto è amministrare bene, anzi il nostro compito è amministrare bene, con competenza e discrezione”.


Immigrazione sul territorio: qual è la portata reale? Quanto è stato fatto negli ultimi 5 anni?

“Crema è una realtà virtuosa, i numeri del fenomeno sono equilibrati, la Caritas ha recentemente fornito un rapporto attendibile, che indica in poco più di un centinaio i richiedenti asilo a Crema. Abbiamo accolto quando c’era da accogliere, abbia eccepito quando ci si stava chiedendo troppo. Abbiamo collaborato con le istituzioni e con molti sindaci del territorio con il protocollo per la “accoglienza diffusa”, una risposta seria ed equilibrata che punta a distribuire i richiedenti asilo in misura proporzionata al numero di abitanti presso ciascun Comune. Mi pare si sia data prova di essere in grado di offrire risposte nell’interesse degli ospiti e dei nostri cittadini. Del resto, basta guardarsi intorno, l’invasione, a Crema, è solo nella narrazione in malafede di chi non ha altri argomenti. Lo sforzo costante è trovare un equilibrio tra tutte le parti in gioco, senza trascurare i bisogni di nessuno. Dopodiché credo che ogni persona onesta intellettualmente debba ammettere che il tema è di politica nazionale ed europea, non comunale”.


Accattonaggio molesto e "daspo urbano". Quali sono gli strumenti a disposizione dei sindaci? Qual è la situazione della città?

“Chiedere l’elemosina non è reato, lo è se fatto con molestia, ma per essere tale la molestia va colta in flagranza dalle forze dell’ordine o va denunciata da chi la subisce. Dopodiché mi pare giusto ricordare che il sindaco è il portavoce dei cittadini, ne raccoglie le segnalazioni e si coordina con le Forze dell’Ordine, sono Prefettura e Questura che rispondono per la sicurezza del territorio, infatti i nostri operatori di polizia locale nelle operazioni interforze si riferiscono al vicequestore dottor Daniel Segre. Il primo strumento è la maturità e il senso della misura, l’ordine non è solo un fatto poliziesco, ciò non di meno noi le opportunità che ci offre la legge le utilizziamo nella maniera più efficace, ivi incluse le ordinanze, dove ritenute necessarie, ma senza caccia alle streghe, per quanto alla destra possa sembra surreale, chi vive ai margini resta comunque un essere umano”.


Islam a Crema. Sta per concludersi il Ramadan. Dove si svolgerà la festa conclusiva? Quali sono i rapporti istituzionali con la comunità islamica? I suoi oppositori sono sicuri: "no alla moschea". Qual è la sua posizione in materia?

“Non ho notizie della festa conclusiva, cui di solito sindaco e vescovo vengono invitati per un saluto. Noi, come da 15 anni a questa parte, abbiamo concesso ancora uno spazio per la preghiera del Ramadan, quest’anno alla Colonia Seriana e non in una palestra per ragioni di calendario. Ad oggi i rapporti sono limitati alla periodica richiesta di spazi per la preghiera, come è successo appunto per il Ramadan. La moschea non esiste in nessun programma elettorale, ci sono dei soggetti che fanno delle richieste e il Comune cerca di rispondere, l’unica cosa certa è che all’orizzonte non si vede nessuna moschea. Il Comune è un ente laico, non prende iniziative in materia religiosa. Se verranno avanti istanze in tal senso, prima di tutto se ne dovranno verificare la serietà e il grado di rappresentatività di chi le pone. La recente esperienza ha messo in luce una divisione del mondo islamico e una conflittualità interna che non tocca al Comune risolvere. Posso dire che un treno è passato e si è perso, non ci pare vi siano le condizioni ora perché ripassi, sebbene il tema dei diritti, compreso quello di pregare il proprio Dio, non sia in discussione, così come non lo è però nemmeno quello di vivere in un luogo sicuro e pacifico. Certo se evocare la moschea serve a catturare voti, lo si faccia, ma ricordo che con la paura si possono prendere voti, ma di norma non si amministra, amministrare è una cosa tremendamente seria, soprattutto oggi che non ci sono risorse e la differenza la fanno le competenze, articolo che alla destra non sembra interessare, almeno in questa tornata”.


Tasse. E' accusata di aver tartassato i cremaschi. E' vero?

“In realtà un aumento poderoso dell’addizionale Irpef, dallo 0,20 allo 0,50 su tutte le fasce, risale al 2008, primo bilancio della amministrazione Bruttomesso, assessore al bilancio Cesare Giovinetti, basterebbe andarsi a rileggere le sue parole pronunciate in consiglio, in cui lui, “federalista convinto”, ritiene quella manovra “una sconfitta”. Ma capisco che la memoria collettiva sia corta corta e che andare a vedersi le carte sia esercizio di pochi. È vero che poi noi abbiamo aumentato l’addizionale dallo 0,50 allo 0,80, tuttavia nel 2014 abbiamo introdotto la soglia di esclusione dall’addizionale per i redditi fino a 15 mila euro, incrementata a quelli fino a 18 mila euro nel 2016, proprio per calmierare l’effetto sulle fasce più deboli”.


Perché i cremaschi dovrebbero rinnovarle la fiducia?

“Perché lo saprà ogni elettore che deciderà di votarmi. Io sono stata innamorata del mio lavoro e della mia gente, onesta e libera da ogni tipo di interessi e di condizionamenti, questo molti lo vedono e nel nome di questo spero tornino a votarmi. Io leggo un salto all’indietro notevole rispetto al mio avversario di 5 anni fa, Antonio Agazzi, un gran signore, molto preparato e serio, rigoroso. In certi casi, come allora, sai che se anche perdi la città è in buone mani. Oggi avanzo dei dubbi e mi pare di non essere la sola. Avrò molto da dire dopo il ballottaggio, qualunque sia il risultato, i partiti devono sentire la responsabilità di chi candidano e devono verificarne l’adeguatezza”.

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