21-12-2012 ore 11:10 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, l'analisi dettagliata delle Aziende Partecipate. Stefania Bonaldi: "avremo più peso in Scrp, rinegozieremo coi Comuni la nostra partecipazione". Le slides in allegato

L'ultimo consiglio comunale del 2012 si è aperto con la visita dei Babbi Natale dei Pantelù ed i saluti di Renato Stanghellini e Katia Raineri. Sottolineando la collaborazione in atto con l'amministrazione comunale per l'adozione del parchetto di via Viviani e le iniziative legate al Natale, gli esponenti della nota associazione di volontariato hanno regalato a tutti i presenti un dolce dono. Subito dopo si è passati alla ricognizione delle Aziende Partecipate. Il sindaco ha illustrato nel dettaglio l'elenco delle partecipazioni del Comune, rimandando gli approfondimenti e gli obiettivi a tendere al prossimo anno e alle Commissioni comunali, in particolare riferendosi alla norma secondo cui, entro il 31 dicembre del 2013, i Comuni delle dimensioni di Crema debbono detenere una sola partecipazione societaria.

La galassia delle Partecipate
Crema detiene il 17% in Reindustria e lo 0,044% di Padania Acque. In particolare detiene il 25,68% di Scrp, il restante 74,32% è degli altri 47 comuni del comprensorio cremasco. Il Comune di Crema è socio di maggioranza relativa di Scrp, mentre detiene la partecipazione totalitaria di Cremasca Servizi Srl, società a sua volta contenitori di partecipazioni, col 35% sia di Scs spa sia di Scs Servizi Locali; il restante 65% è detenuto dalla Scrp, dai Comuni del territorio e dal Comune di Crema. A loro volta abbiamo Scs servizi locali ed Scs spa, senza dimenticare che Scrp, sostanzialmente la holding, detiene partecipazioni totalitarie rispetto a Consorzio.it - che svolge servizi informatici - il 100% di Sic srl che svolge attività immobiliare e 50% di Biofor srl, partecipate dal 50% da un socio di tipo privato.

Reindustria
Il senso della delibera? "Censire le partecipazioni che abbiano e giustificarne l'attinenza rispetto all'attività istituzionale che svolgono". Si parte da Reindustria, che secondo il sindaco "tutto sommato non ha attinenza con le altre, dato che non appartiene ad Scrp; è una società consortile a responsabilità limitata con sede a Cremona, capitalo sociale di 103 mila euro. Crema ne detiene il 17% e ha come soci associazioni di categoria, camera di commercio, la provincia di Cremona. Un consiglio di amministrazione composito, il componente di riferimento per Crema è Matteo Moretti, designato dalla precedente amministrazione e tutt'ora in carica. Il core business della società è lo studio, la programmazione e la gestione di iniziative e progetti per favorire lo sviluppo economico della provincia di Cremona".

Finanziamento di progetti specifici
L'assessore allo sviluppo economico Morena Saltini sta studiando un protocollo operativo che possa finalizzare la presenza di Crema e degli altri soci in Reindustria per assegnare degli obiettivi di mandato; Reindustria prevede l'erogazione di finanziamenti, in sostanza si sta studiando la possibilità di finanziare progetti specifici, quali la digitalizzazione del Cremasco, per rendere più attrattivo il nostro territorio, lo sportello unico per le attività produttive, nota dolente sul nostro territorio. E ancora altre iniziative di marketing territoriale e quindi la nascita del marchio 'made in Crema.

Cremasca Servizi
Cremasca Servizi ha lo scopo di detenere partecipazioni, ha 20 mila euro di capitale sociale, sede in piazza Duomo, è totalmente partecipata dal Comune di Crema; ha un amministratore unico, Claudio Bettinelli, carica per tre anni a partire dal 27 luglio 2012. L'oggetto sociale è il controllo delle partecipazioni in società erogatrici di servizi pubblici locali. Secondo il sindaco "è nata perché per essere soci di Linea Group era necessaria una società di capitali; quindi è nata Cremasca Servizi per detenere il 35% di Scs spa e quindi a sua volta detenere la partecipazione in Lgh. Le due partecipazioni detenute sono il 35% sia di Scs spa (che a sua volta detiene le partecipazioni di Lgh) sia il 35% di Scs Servizi Locali. E' la società che gestisce attualmente la piscina, gli impianti sportivi, l'illuminazione pubblica e i parchimetri. Il partner di Cremasca Servizi è Scrp in entrambe queste realtà".

Scrp spa
La capogruppo è Scrp spa, ovvero Società Cremasca Reti e Patrimonio, sede in via del Commercio, capitale sociale di 2 milione di euro, il Comune è socio di maggioranza relativa con il 25,6%; il consiglio di amministrazione è presieduto da Corrado Bonoldi con Giovanni Belloni, Giuseppe Tommaselli, Pietro Margheritti, Dino Martinazzoli; il cda è in carica fino all'approvazione del bilancio 2012, "quindi nell'arco del primo semestre 2013 arriveremo all'avvicendamento". In estrema sintesi - spiega Stefania Bonaldi - ha il ruolo di società patrimoniale, di holding che non dovrebbe gestire direttamente servizi ma fare da capogruppo rispetto a società che gestiscano servizi. L'obiettivo a lungo termine per Crema deve essere il rafforzamento del Comune in questa società. Scrp ha un utile di esercizio di 116 mila euro: detiene in Scs spa e Scs Servizi locali il 65%, il 100% di Consorzio.it - servizi informatici di alcuni comuni del territorio - Sic srl che gestisce parte di patrimonio immobiliare, tra i quali anche della Fondazione Benefattori Cremaschi e l'impianto di Castelleone del Biofor al 50%.

Scs spa
La Scs spa ha sede a Crema, via del Commercio, capitale sociale di 464 mila euro ed è partecipata indiretta del Comune (35% tramite Cremasca Servizi) mentre il restante 65% da Scrp Spa. Scs spa nasce nel momento in cui vengono scissi all'interno dell'unica Scs il core business di servizi a rilevanza industriale (idrico, igiene ambientale, distribuzione e vendita del gas) conferendo questo ramo d'azienda in Scs gestione e quindi in Linea Group e dividendo insieme business e scindendolo nella Scs Servizi Locali. A quel punto Scs venne mantenuta come società che deteneva le partecipazioni: servizio rifiuti e servizio idrico (anche se in queste settimane si è arrivati alla società unica di Padania Acque Gestioni).

I dividendi
Attualmente detiene quindi il 9,66% in Linea Group Holding. Inizialmente il Comune di Crema deteneva il 14% ma a fronte di un aumento di capitale sociale non sottoscritto da Scs spa la quota di partecipazione è diminuita al 9,66%. Si tratta di un importo che si attesta attorno ai 17-18 milioni di euro, che su mercato potrebbe valere di più. Essendo una società di partecipazione genera dei dividendi dati dalla gestione dei servizi di rilevanza industriale: secondo i bilanci 2011 l'utile è di 923 mila euro. "Questi dividendi - ha precisato il sindaco - non sono ancora erogati da Lgh perché di concerto coi Comuni del territorio si è deciso di usarli per pagare il ramo idrico che abbiamo sfilato da Lgh e conferiremo nella nuova società". Ciò accadrà anche nei prossimi anni fino al pagamento della quota complessiva di circa 1 milione e 600 mila euro.

Il regime fiscale agevolato
Molto interessante questo passaggio: "Scs spa era stata a suo tempo mantenuta in essere per beneficiare di un regime fiscale agevolato, perché il conferimento in Lgh aveva generato plusvalenze che se non fossero state mediate attraverso la presenza di questa scatola societaria avrebbero generato una tassazione maggiore, contenuta invece al 5% sulla sola plusvalenza".

Scs servizi Locali
Scs servizi Locali, sede di via del Commercio, capitale di 115 mila euro, partecipata al 35% tramite Cremasca Servizi dal Comune di Crema mentre il restante 65% da Scrp Spa. Nasce dalla separazione tra servizi a rilevanza industriale e quelli di matrice prettamente locale, il side business; eroga illuminazione pubblica, gestisce gli impianti semaforici, i parcheggi ed il centro natatorio. Amministratore unico dal 26 ottobre 2012 e per tre esercizi è Gianfranco Ervin. Il disavanzo a bilancio 2011 è di 437 mila euro, che dovrebbe essere ridotto intorno a 120 mila euro nel prossimo bilancio e in futuro in pareggio.

Divisione costruzioni
"E' tra le società più controverse, le criticità rispetto ad una sua liquidazione riguarda la collocazione dei servizi che eroga e dei lavoratori; nel tempo ha dismesso la divisione costruzioni, che ha realizzato depuratori e opere di collettamento". Aveva fatturati molto elevati, finiti i lavori si è arrivati ad uno sbilancio. "Questa società nel tempo ha sostenuto investimenti su beni non suoi, ad esempio sulla piscina, di proprietà del Comune e al momento della liquidazione il Comune dovrà stare attento che i debiti non vengano messi al suo bilancio. Comune che ora paga un canone annuo ad Scs".

Cremasca Calore
Scs servizi Locali detiene il 52% della Cremasca Calore, la società che ha realizzato il teleriscaldamento in città. A suo tempo il servizio non fu conferito in Lgh perché era ancora a livello progettuale e per una maggiore valorizzazione venne posticipato. Al momento il socio di minoranza Cofely - che ha una prelazione - ed Lgh stanno valutando una possibile acquisizione della società, col vantaggio di ridurre il debito di Scs.

Padania Acque
Padania Acque è società patrimoniale che deterrà il 40,6% del nuovo gestore 29,8% sarà detenuto da Scrp e per il 28,77% da Aem spa e per lo 0,06% da Apes Pandino, ma a breve i soci aumenteranno, a partire da Soresina. Il Comune di Crema ha una quota simbolica, pari allo 0,044%. Il cda è in carica dal 27 luglio 2012 per 3 esercizi, l'ultimo dei quali chiuso con un utile di 235 mila euro.

La strategia futura
E' un quadro estremamente composito, non esistono società inutili, ognuna aveva una finalità ben precisa. Chiaramente verranno razionalizzate o fuse per incorporazione. Secondo Stefania Bonaldi "è necessario rispettare anche un equilibrio politico sui servizi erogati", non semplicemente partitico. Secondo il sindaco è opportuno che il Comune indirizzi Cremasca Servizi all'acquisto del ramo idrico attraverso Scs spa, facendo crescere il peso di Crema nel territorio aumentando la quota in "Scrp, holding del territorio, cabina di regia, stazione appaltante ma con un ruolo di società patrimoniale e non di gestione dei servizi, andando a rinegoziare coi comuni del territorio anche l'entità della nostra partecipazione".
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