21-08-2017 ore 20:39 | Politica - Roma
di Stefano Zaninelli

Servizio militare obbligatorio, la Lega nord vuole il ripristino. Agazzi: "ricadute positive"

La presentazione del testo risale a maggio 2017. Il titolo è inequivocabile: “Ripristino del servizio militare e civile obbligatorio in tempo di pace e delega al Governo per la sua attuazione”. È la proposta contenuta nel disegno di legge presentato dal senatore leghista Sergio Divina. Dispone, all’articolo 2, che “tutti i cittadini italiani, di sesso maschile o femminile, di età compresa tra il diciottesimo e il ventottesimo anno di età, hanno l’obbligo di svolgere il servizio militare o civile, senza pregiudizio per l’acquisizione dei titoli di studio superiore ed universitario” (testo integrale in allegato). Istituita nello stato unitario italiano con la nascita del Regno d'Italia e confermato con la nascita della Repubblica italiana, la naja è stata operativa dal 1861 al 2005, per 144 anni. L'obbligatorietà del servizio, prevista dalla costituzione della Repubblica Italiana, è stata eliminata dal 1º gennaio 2005, come stabilito dalla legge 23 agosto 2004, n. 226.

 

La leva obbligatoria

Con il ripristino della leva obbligatoria, tutte i giovani che si trovassero in possesso dei requisiti sarebbero chiamati ad assolvere un periodo obbligatorio di 8 mesi di servizio militare o civile. La convinzione da cui partono i firmatari del testo è che “valorizzare le proprie radici geografiche può significare anche dedicare un periodo della propria vita al territorio di appartenenza durante il quale svolgere forme di servizio civile o militare”. Attualmente il disegno di legge è stato assegnato alla prima e della quarta Commissione parlamentare; ad oggi l’iter di esame non è ancora iniziato.

 

I valori e le ricadute

“Sono sostanzialmente d’accordo – commenta Andrea Agazzi, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale – perché non significa, come qualcuno crede, mandare i ragazzi e le ragazze alle armi ma consentirgli di fare esperienza di ruoli, gerarchie e discipline che prima o poi incontreranno nella loro vita”. In quanto alle ricadute, due potrebbero essere gli effetti principali: “riacquisire il sentimento nazionale e i valori che hanno portato alla nascita dello Stato e della nazione; in secondo luogo, accompagnare i giovani nel loro percorso verso la maturità”.

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