21-08-2014 ore 13:36 | Politica - Crema
di Francesco Jacini

Crema. Rifondazione comunista protesta contro la privatizzazione della piscina comunale: “l’economia deve essere al servizio delle persone”

“Nel prossimo mese di settembre verrà indetta la gara per l’appalto del centro natatorio. Sarà il primo passo verso la privatizzazione di S.C.S. Servizi Locali che gestisce, oltre la piscina, il teleriscaldamento, i parcometri ed i punti luce della città e di alcuni paesi del territorio. Siamo stati l’unica forza politica in consiglio comunale ad opporsi a questa scelta sbagliata”. Così scrivono in una nota stampa gli esponenti cremaschi di Rifondazione Comunista.

 

L’economia al servizio delle persone

“La S.C.S. S.L. dà lavoro stabile a 23 dipendenti consideriamo questo un valore prioritario, riteniamo che l’economia debba essere al servizio delle persone e non il contrario, come purtroppo avviene. Consideriamo i servizi pubblici un bene della collettività da migliorare e valorizzare, gli interventi e le iniziative vanno finalizzati a questi obiettivi. La piscina svolge un’importante funzione sociale; come punto d’incontro, di svago nel tempo libero e per l’attività sportiva. La gestione pubblica garantisce la qualità del servizio a costi accessibili.

 

Le gestione dei servizi pubblici

“Inoltre – concludono - è importante considerare che la piscina di Crema ha assunto ormai un ruolo territoriale, infatti circa il 70% degli utenti proviene dai paesi del circondario, per questo riteniamo colpevole l’indifferenza dei sindaci del cremasco sulle sorti di questa struttura. La S.C.S. S.L. ha chiuso il bilancio 2013 con un attivo di 40 mila euro, dopo anni di passivo per responsabilità della gestione fallimentare di PdL e Lega. Questo utile dimostra che, se ben gestiti, i servizi pubblici possono dare lavoro e fornire utili alle deficitarie casse comunali”.

 

Utile di esercizio

La piscina comunale da lavoro ad 11 dipendenti. Nel 2013 ha incassato 1.482.000 euro mentre sono usciti 1.166.000 con un utile di esercizio di 316.000. Sulla struttura pesano gli interessi derivanti da prestiti chiesti in passato per realizzare progetti che hanno portato a chiudere il bilancio con un passivo do 70.000 euro. Nei prossimi giorni sarà distribuito un volantino di protesta al mercato di via Verdi e al centro natatorio di via Indipendenza.

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